2010-06-30 15:01:15

Presidenziali in Guinea: dai capi religiosi invito alla responsabilità


“Apriamo i nostri cuori alla voce di Dio che ci richiama alla pace, all’unità e alla responsabilità”: è questo il punto focale di un messaggio comune dei capi religiosi cristiani e musulmani rivolto alla popolazione, alle istituzioni e ai partiti politici in occasione delle elezioni presidenziali che si sono svolte domenica. Nella “messa per la pace” celebrata presso la cattedrale di Conakry il 26 giugno scorso, mons. Vincent Coulibaly aveva a sua volta ricordato l’invito della Conferenza episcopale guineana per elezioni pacifiche e sottolineato l’esigenza improrogabile di un Paese fondato sulla giustizia. “Per essere artigiani della pace – aveva detto monsignor Coulibaly – dobbiamo lavorare insieme perché durante queste elezioni, la dignità dell’uomo sia preservata, la serenità e la calma regnino dappertutto”. In attesa dei risultati - riferisce l'agenzia AsiaNews - le presidenziali hanno fatto registrare un’alta affluenza all’urne, con una media generale dell’80% e picchi dell’86% come a Conakry. Il portale di informazioni ‘Aminata’ ha dato spazio a una nota del Consiglio nazionale delle organizzazioni della società civile guineana (Cnoscg) nella quale questa sostiene di aver constatato numerose irregolarità nel corso delle operazioni di voto. Sulle operazioni non si sono ancora espresse le missioni di osservatori stranieri. L’Associazione guineana della stampa in rete (Aguipel) ha intanto sospeso il sito ‘Guinéee24’per “aver diffuso notizie tendenziose”, dando in vantaggio uno dei candidati quando ancora non erano stati diffusi i risultati. Tra i 24 candidati, secondo media locali e osservatori internazionali i favoriti sono Alpha Condé con il suo ‘Rassemblement du peuple de Guinée’ (Rpg) oppositore storico dell’ex-presidente Lansana Conté, l’ex-primo ministro Cellou Dallein Diallo, molto popolare nelle periferie di Conakry, Sidya Touré, fondatore dell’Unione delle forze repubblicane (Ufr) e Lansana Kouyaté con il suo Partito della speranza per lo sviluppo nazionale (Pedn). Il ballottaggio, da tenersi il 17 luglio, appare lo scenario più probabile e alleanze si starebbero già stringendo in vista del secondo turno delle prime presidenziali democratiche dall'indipendenza della Guinea nel 1958. (R.P.)







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