Passaggio di consegne tra Spagna e Belgio al semestre di presidenza Ue
Al via domani la presidenza semestrale del Belgio dell’Unione Europea, un compito
che Bruxelles eserciterà con l’obiettivo strategico dell’uscita dalla crisi finanziaria,
che è stato poi il tema centrale del semestre spagnolo appena concluso. Salvatore
Sabatino ne ha parlato con Carlo Altomonte, docente di Politica Economia
Europea presso l’Università Bocconi di Milano: R. – Il semestre
di presidenza spagnolo è stato influenzato dall’emergere di quella che, dopo la crisi
del credito, possiamo chiamare crisi del debito per i Paesi dell’area dell’euro. E
quindi da tutta l’instabilità finanziaria che ha caratterizzato Eurolandia, con il
problema greco in particolare e poi anche, nonostante tutto, il problema spagnolo
e in parte quello portoghese. E’ stata una presidenza di emergenza che ha dovuto dare
risposte ai mercati a brevissimo termine; risposte che, tutto sommato, considero convincenti.
D.
– Quali sono stati gli obiettivi raggiunti dal semestre spagnolo?
R.
– L’argine contro la pressione dei mercati finanziari ha tenuto; non sono successi
particolari disastri. Ci sono stati degli scossoni in borsa, l’euro non è precipitato
nei confronti del dollari. Siamo qui ad aspettare che la polvere data dalla tempesta
finanziaria si abbassi. Abbiamo già iniziato a pianificare la nuova governance economica
europea che poi sarà anche il tema della presidenza belga con questo passaggio di
consegne che avverrà, appunto, da domani.
D. – Il semestre belga sarà
anche contrassegnato da una grossa ed importante crisi istituzionale che sta vivendo
il Paese. Quanto influirà sul semestre?
R. – Pochissimo, perché ormai
il Consiglio europeo è saldamente nelle mani del suo presidente che è la nuova figura
istituzionale legata al Trattato di Lisbona. Il fatto che il presidente sia peraltro
un belga – Herman Van Rompuy – farà sì che nei fatti quasi nessuno si ricorderà chi
è il primo ministro belga, anche perché continuano a cambiare. Ma l’agenda è saldamente
in mano a Van Rampuy.