Indonesia: nuova campagna islamica contro la “cristianizzazione del Paese”
Paura e apprensione nelle comunità cristiane indonesiane: nel Paese asiatico infatti,
molti gruppi di estremisti islamici stanno portando avanti una campagna contro la
cristianizzazione del Paese e a favore dell’adozione della sharia. Nei giorni scorsi,
a questo proposito, si è svolto un congresso a Bekasi, cittadina a 30 km da Giacarta,
cui hanno preso parte 200 leader religiosi radicali per discutere dell’ “allarmante
fenomeno della cristianizzazione in tutta l’Indonesia”. Si è dato così vita a una
nuova formazione, il Bekasi islamic presidium, che invita a “governare secondo i principi
dell’Islam e della sharia” ed esorta le moschee ad adoperarsi “per contrastare la
cristianizzazione”. Non tutti, però, sono d’accordo: “Se chiedessimo la sharia a Bekasi,
in altre province altri potrebbero fare lo stesso – dice alla Fides Iqbal Sulam, segretario
generale della Nahdlatu Ulama, una delle maggiori organizzazioni musulmane nel Paese,
con oltre 60 seguaci – l’Islam è una benedizione per l’intero universo ed è un dovere
per tutti i musulmani rispettare i credenti di altre fedi”. Il segretario della Conferenza
episcopale indonesiana, mons. Johannes Pujasumarta ha dichiarato: “Con i leader musulmani
e di altre religioni abbiamo di recente ribadito la volontà di lavorare insieme per
costruire una società basata sull’armonia e sulla pace. Ribadiamo che siamo sempre
pronti a dialogare e che il dialogo è l’unica via possibile”. (R.B.)