In Ungheria si apre l’incontro annuale del Servizio europeo per le vocazioni
Si aprirà domani 1° luglio a Esztergom, in Ungheria, per concludersi domenica 4, l’annuale
incontro delle Conferenze episcopali d’Europa, che discuteranno del ruolo del sacerdote
nella maturazione delle vocazioni sacerdotali, tema scelto dall’European vocations
service (Evs). La preparazione all’evento è stata curata dal vescovo ausiliare di
Gniezno, in Polonia, mons. Wojciech Polach, presidente dell’Evs e vescovo delegato
per il Ccee per le vocazioni e da padre Jorge Madureira, responsabile dell’Ufficio
per le vocazioni della Conferenza episcopale del Portogallo. “Riecheggiano ancora
in noi le parole del Santo Padre nella preghiera del 10 giugno scorso, in occasione
della chiusura dell’Anno sacerdotale – afferma don Ferenc Janka, vicesegretario generale
del Ccee – ognuno di noi dovrebbe fare il possibile per vivere il proprio sacerdozio
in maniera da risultare convincente, in modo che i giovani capiscano che si fa una
cosa essenziale per il mondo. Nessuno di noi sarebbe diventato sacerdote se non avesse
conosciuto sacerdoti convincenti nei quali ardeva il fuoco dell’amore di Cristo”,
ha proseguito, spiegando così i motivi per cui si è deciso di riflettere, durante
l’incontro, del ruolo del sacerdote come “provocatore” di vocazioni. Venerdì 2 luglio
i partecipanti si confronteranno con l’abate Asztril Várszegi dell’abbazia di Pannonhalma.
Ogni momento di riflessione e di preghiera si aprirà con una lectio magistrale e culminerà
nella celebrazione dell’Eucarestia. Domenica 4 luglio, la Messa solenne sarà officiata
dall’arcivescovo di Esztergom-Budapest e presidente del Ccee, cardinale Péter Erdö.
Tra i partecipanti all’incontro, ci sarà il segretario della Congregazione per l’educazione
cattolica, mons. Jean-Luis Bruguès. (R.B.)