Celebrata a Singapore la Giornata mondiale per i rifugiati: un problema sempre
attuale
A Singapore, venerdì scorso, si è celebrata la Giornata mondiale per i rifugiati:
una questione molto delicata nel Paese asiatico, dove chi arriva senza regolare permesso
viene fermato e fatto espatriare e dove il procedimento per ottenere il diritto di
asilo è lungo e complesso e trovare lavoro altrettanto difficile. “Il problema dei
rifugiati è una sfida attuale per tutti noi, oggi come negli anni Ottanta – dice ad
Asianews l’arcivescovo di Singapore, Nicholas Chia – quando i primi vietnamiti arrivarono
a Singapore sulle loro barche”. Il compito della Chiesa, nelle parole del presule,
è trovarli e aiutarli, in linea con le Nazioni Unite che hanno scelto come tema per
la Giornata del 2010: ‘Gente reale, necessità reali’. Alla celebrazione che si è svolta
nella chiesa di Cristo Risorto, organizzata dal Servizio dei Gesuiti per i rifugiati,
hanno preso parte circa 400 fedeli; la funzione è stata accompagnata da un’esibizione
di rifugiati provenienti dal Myanmar, dallo Sri Lanka e dal Nepal, e preceduta da
una vendita di manufatti che i rifugiati confezionano per mantenersi con dignità,
dato che non è loro consentito lavorare al di fuori dei campi. Nel corso dell’omelia,
padre Prakash Louis, direttore regionale per l’Asia meridionale del Jrs, ente cattolico
che lavora in 56 Paesi e in zone colpite da guerra e disastri naturali, ha parlato
della difficile realtà vissuta dai rifugiati e dell’impegno della Chiesa finalizzato
ad aiutarli a costruirsi una vita migliore. (R.B.)