Lunedì a San Paolo Fuori le Mura il Papa inaugurerà alcuni spazi restaurati
Il Santo Padre Benedetto XVI si recherà lunedì nella Basilica di San Paolo fuori le
mura per celebrarvi i primi Vespri della solennità dei Santi Pietro e Paolo, al termine
dei quali inaugurerà importanti opere edilizie e culturali, progettate e avviate in
occasione dell’Anno Paolino, dall’allora arciprete, il cardinale Andrea di Montezemolo,
nel contesto del vasto programma di riordinamento e rivitalizzazione della Basilica
da lui attuato con molteplici iniziative. Tra queste iniziative spiccano, per importanza,
gli scavi nell’ipogeo che hanno dato visibilità al sepolcro dell’apostolo, il miglioramento
delle strutture e dei servizi per l’accoglienza dei pellegrini, nonché la valorizzazione
del patrimonio culturale. Proprio per questo, lungo la passeggiata archeologica, è
stata appena costruita un’elegante pensilina coperta che preserva dal degrado i numerosi
capitelli corinzi e alcuni resti di colonne della basilica teodosiana che sono sopravvissuti
alla distruzione dell’incendio del 1823 e all’esposizione alle intemperie. A fianco
è stato costruito un edificio che accoglie un punto di ristoro, il negozio per la
vendita di libri, oggetti e souvenir religiosi e soprattutto il deposito delle quattromila
sedie che servono per particolari cerimonie e che fino a ieri erano accatastate nella
navata di sinistra della Basilica. Il piano interrato ha dato protezione a resti di
edifici di epoca romana e medievale e a elementi del colonnato di tre chilometri che
partiva dalla Piramide Cestia, resti affiorati di recente, nello scavo compiuto dal
Pontificio Istituto di Archeologia cristiana e dei Musei Vaticani, che adesso vi allestiranno
un’area archeologica e museale, facilmente visitabile. Il Papa inaugurerà anche una
lunga galleria espositiva video sorvegliata, che con intenti didattici, in dieci vetrine
blindate, accoglie oggetti che testimoniano la storia del complesso basilicale e monastico
di San Paolo: arredi sacri, ceramiche, monete, medaglie e i reperti più significativi
portati alla luce durante le recenti indagini archeologiche. La galleria ospita anche
il calco artistico in gesso del famoso sarcofago cosiddetto “dogmatico”, ritrovato
dopo l’incendio del 1823 e ora conservato nei Musei Vaticani. La galleria collegherà
il complesso museale, rappresentato dal chiostro, dall’abbazia benedettina e dalla
pinacoteca, all’area archeologica protetta. (A cura di Graziano Motta)