2010-06-26 16:22:50

G8, stanziati 5 miliardi di dollari per la salute materna


I grandi della terra da ieri al lavoro in Canada. Primo appuntamento il G8 che si chiude questo pomeriggio in una Huntsville blindata, dove Stati Uniti, Giappone, Germania, Gran Bretagna, Francia, Italia, Canada e Russia hanno iniziato a confrontarsi sul programma di lotta alla povertà. Approvato un piano di aiuti di 5 miliardi di dollari in 5 anni per la salute materna. Sul tavolo anche nucleare e terrorismo: stamane riunione su sicurezza internazionale e pace nel mondo. Ma resta centrale l’economia. Il servizio di Marco Guerra:RealAudioMP3


La seconda giornata del vertice G8 terminerà nel pomeriggio ad Huntsville, subito dopo i riflettori si sposteranno su Toronto, dove in serata si aprirà il quarto vertice G20. Ma in attesa della dichiarazione finale dei lavori a otto, restano tutte le distanze tra una parte e l’altra dell’Atlantico sulle ricette da adottare per uscire dalla crisi. I leader del Vecchio Continente insistono sul rigore dei conti mentre Obama sostiene la necessità di rilanciare la domanda per non soffocare i segnali di ripresa che ''prende piede'', ma che va incanalata. Il G8 è diviso anche sulla necessità di introdurre una tassa sulle banche fortemente voluta da Francia e Germania ma alla quale si oppone la Russia. C’è quindi molto scetticismo e un mancato accordo – ha avvertito ieri il Fondo Monetario Internazionale - potrebbe creare una situazione in grado di mettere a rischio 30 milioni di posti lavoro. Il documento conclusivo vedrà comunque gli otto grandi della terra prendere un impegno per la tutela della maternità. Atteso poi un passaggio sul terrorismo internazionale, così come sui grandi dossier internazionali: dal Medio Oriente all'Iran, dall'Afghanistan alla Corea del Nord. Un particolare riferimento anche alla fame del mondo che – dovrebbe affermare la dichiarazione finale - resta ''la sfida pressante'' del pianeta.

Marina Tomarro ha raccolto una riflessione sui temi al centro del G20 del prof. Stefano Zamagni, economista dell’università di Bologna, alla luce del messaggio dell’Enciclica sociale "Caritas in Veritate", ad un anno dalla pubblicazione:RealAudioMP3


R. - Nell’ultima parte dell’Enciclica, nell’ultimo capitolo, il Santo Padre parla della necessità, anzi dell’urgenza, di arrivare ad una autorità politica mondiale di tipo poliarchico e di tipo sussidiario. Attenzione, però: il Papa non parla del governo mondiale, che è tutt’altra cosa! Il Papa parla di autorità politica mondiale e dice: “La globalizzazione ha reso uniformi o meglio universali i mercati del lavoro, dei capitali, delle merci, però non ha fatto altrettanto per quanto riguarda i livelli di autorità, che sono rimasti basicamente nazionali". Ebbene, oggi ci sono problemi nuovi che possono essere risolti solo se si arriverà ad una autorità politica mondiale. Il Papa aggiunge poi che questa autorità politica deve essere di tipo poliarchico e soprattutto deve essere di tipo sussidiario e non centralistico. Ecco allora perché è necessario che i partecipanti al prossimo G20 facciano tesoro di questo accorato invito del Santo Padre per andare verso la soluzione di quei problemi che sono di uso e di pratica comune. Pensiamo ai commons, ai beni di uso comune. Nessuna autorità nazionale potrà mai risolvere il problema dei commons.









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