Canada: il vertice mondiale delle religioni riflette su povertà, ambiente e pace
Il 21 giugno scorso a Winnipeg, in Canada, si è svolto il vertice mondiale delle religioni
2010, il sesto di una serie di incontri interreligiosi associati alle attività del
G8. Oltre 80 partecipanti in rappresentanza di tutte le grandi fedi da 20 Paesi del
mondo - compresi, per la prima volta, i baha’i - si sono confrontati su come
sconfiggere la povertà, proteggere l’ambiente e porre fine alle guerre, in vista del
vertice del G8 a Toronto. Il segretario generale del vertice, reverendo James Christie,
ha sottolineato come di vitale importanza siano i comportamenti dei Paesi del G8,
perché, essendo quelli che hanno “denaro e potere” sono coloro che possono davvero
cambiare le cose. Il Catholicos ortodosso di Cilicia degli Armeni, Aram I, ha evidenziato
come non basti imparare a vivere uno accanto all’altro, ma si debbano “costruire comunità
diverse, dialoganti e integrate, rispettando gli altri e vivendo assieme”. Al vertice,
hanno partecipato anche esperti di diritti umanitari di differenti confessioni, che
hanno invitato alla difesa del diritto alla libertà di religione, indispensabile affinché
la sua influenza sul mondo sia progressiva e positiva. Nel corso del vertice, è stato
elaborato un documento in cui si sono individuate le conclusioni riguardanti tre temi
principali: sulla povertà si è osservato che affligge cronicamente oltre un miliardo
di persone, specialmente donne e bambini; riguardo all’ambiente s’invita a prendersi
cura della Terra e si denunciano i cambiamenti climatici contro i quali vanni intraprese
“azioni audaci”; per la tutela della pace si sono condannati duramente il terrorismo
e l’estremismo religioso che giustifica l’uso della violenza. (R.B.)