2010-06-25 14:33:48

L'Onu chiede di contrastare il commercio della droga, nella Giornata internazionale contro il traffico di stupefacenti


I governi devono impegnarsi a rompere il circolo vizioso del traffico della droga: è quanto afferma il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, nel messaggio per l’odierna Giornata internazionale contro l’abuso e il traffico illecito di stupefacenti. Intanto, secondo il Rapporto annuale delle Nazioni Unite presentato a Vienna dall'Organizzazione Onu per la lotta alla droga e al crimine organizzato, il mercato mondiale della cocaina e dell’eroina è in calo ma si sta spostando dagli Stati Uniti verso l'Europa con gravi rischi di stabilità nei Paesi di transito nell'Africa occidentale. Il sevizio di Cecilia Seppia.RealAudioMP3  
90 miliardi di dollari nel mondo, 34 solo in Europa: sono le cifre spaventose del mercato della droga, che sebbene in calo rispetto allo scorso anno continua a mietere vittime. Secondo il Rapporto dell’Onu, quasi il 6 per cento della popolazione mondiale tra i 15 e i 64 anni ha fatto uso almeno una volta nella vita di droghe illecite. Il dato allarmante riguarda però il Vecchio Continente che raggiunge un primato in negativo con 4 milioni di consumatori abituali. La cannabis resta la sostanza stupefacente più utilizzata, spopola tra i giovani, anche perché più abbordabile. In aumento le droghe sintetiche, soprattutto ecstasy e anfetamine: in tutto il mondo i suoi consumatori sono stimati fra i 30 e i 40 milioni. Anche se in calo del 18 per cento circa rispetto allo scorso anno, il mercato della cocaina invece sta modificando la rotta, con un incremento del flusso verso l'Europa, passando per Africa, anziché verso gli Usa, con risvolti preoccupanti per i Paesi in via di sviluppo che rischiano il collasso definitivo. Antonio Maria Costa direttore dell’Ufficio Droga e Crimine delle Nazioni Unite: 
“L’Africa è incapace di difendersi. Ci sono casi di corruzione altolocata e questo facilita la penetrazione della droga. Ma la conseguenza più nefasta è il fatto che parte della droga 'trafficata' in Africa, per poi ulteriormente essere trasportata in Europa, rimane in Africa, causando problemi di tossicodipendenza”. 
Per quanto riguarda il traffico d’eroina, circa il 90 per cento di questa droga viene prodotta dalle coltivazioni dell’Afghanistan, ma è la Russia il Paese con il più alto consumo: 70 tonnellate che distruggono la vita di 40 mila giovani russi l’anno. Per combattere questo fenomeno, servono strategie di lotta globali ma non solo. Ancora Costa: 
“Questo crea un contesto, che ci obbliga a riflettere sia sulle misure di limitazione dell’offerta, e perciò riduzione delle coltivazioni e contrasto agli operatori della droga, e ci obbliga però anche a fare una riflessione sulla riduzione della domanda. Si tratta di una domanda attuale attraverso cure mediche e assistenza sanitaria ai tossicodipendenti ed anche domanda potenziale, e cioè campagne di prevenzione, campagne di scolarizzazione. Noi riteniamo che la droga la si possa controbattere soltanto a livello globale”.  
Allarmanti anche i dati sul crimine organizzato. A preoccupare le Nazioni Unite soprattutto la tratta di essere umani per scopi di sfruttamento sessuale o di lavoro forzato: solo in Europa circa 140 mila persone finiscono intrappolate in questa rete, poi il traffico di migranti dall’Africa all’Europa e dall’America Latina agli Usa. Ancora il mercato delle armi da fuoco, lo sfruttamento delle risorse naturali, la pirateria.







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