Vescovi inglesi: sul Crocifisso la Corte Europea non si confomi al secolarismo
In vista della decisione della Camera Grande della Corte europea per i diritti dell’uomo,
riguardante l’esposizione dei simboli religiosi nelle scuole pubbliche italiane, l’arcivescovo
Peter Smith, responsabile del dipartimento per la cittadinanza cristiana della Conferenza
episcopale inglese e gallese, ha diffuso una nota, in cui si sottolinea il “grande
dibattito, suscitato dalla vicenda, riguardo ai rapporti tra la difesa dei diritti
umani e la manifestazione della religione nei luoghi pubblici”. “Sarebbe inappropriato
– scrive l’arcivescovo – commentare un caso nei dettagli prima del pronunciamento
della Corte, ma dovrebbe essere chiaramente inaccettabile se la Corte prendesse una
decisione con l’obiettivo di difendere la libertà degli individui dall’imposizione
di una religione di Stato”. Questa presa di posizione, continua il responsabile del
Dipartimento per la cittadinanza cristiana della Conferenza episcopale inglese e gallese,
finirebbe per “richiedere a tutti di Paesi europei di conformarsi ad un modello di
secolarismo che è contrario a qualsiasi manifestazione religiosa nella sfera pubblica”.
La conseguenza di ciò, conclude la nota, “non rifletterebbe affatto il principio della
libertà religiosa che la convenzione europea difende”. (I.P.)