2010-06-23 15:07:03

Visita in Polonia del vescovo pakistano di Faisalabad


Il nuovo caso di blasfemia in Pakistan contro un cattolico, avviene proprio mentre è in corso, fino al 30 giugno, la visita in Polonia del vescovo di Faisalabad, mons. Joseph Coutts, che interviene in occasione della campagna intitolata: “Il Pakistan ha bisogno di un velo di Santa Veronica”, condotta dall’Associazione 'Aiuto alla Chiesa che Soffre'. Scopo di tale iniziativa è la modifica del Codice penale pakistano e in particolare la legge sulla blasfemia. In Pakistan chi profana il Corano e diffama il profeta Maometto viene punito con l’ergastolo o la pena di morte. Tale legge, introdotta nel 1986 dal dittatore Zia-ul-Haq per farsi apprezzare dall’ala fondamentalista del Paese, è diventata uno strumento per perseguitare le minoranze religiose. Le accuse a carico dei presunti blasfemi sono infatti spesso false o motivate da interessi meschini, generano scandali e spingono folle inferocite a farsi giustizia. Anche se arrestati in base all’accusa di un solo testimone, i malcapitati rischiano violenze e torture. Mons. Coutts da molti anni si impegna per la giustizia e la pace del Paese ed è coinvolto in un’azione per abolire la legge sulla blasfemia. Con questa sua visita desidera incoraggiare pure i cristiani in Polonia, i quali nella loro storia più volte hanno sperimentato la sofferenza e la persecuzione della Chiesa, per essere solidali con la minoranza cristiana in Pakistan. Il presule, nel corso della visita, si recherà a Varsavia, Cracovia, Toruń, al Santuario Mariano in Licheń, a Świdnica e a Wrocław In queste due città terrà una conferenza sulla situazione dei cristiani in Pakistan. (M.A.)







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