Spagna: la natalità scende del 5% rispetto all'anno precedente
Nel 2009 in Spagna la natalità è scesa del 5% rispetto all’anno precedente ed è la
prima volta che diminuisce il numero dei nati in dieci anni. Questi dati, resi noti
ieri, secondo la Federazione spagnola delle famiglie numerose, mostrano chiaramente
che in Spagna “non si tiene la famiglia in conto come meriterebbe,non si dà alla natalità
sufficiente importanza e adesso cominciamo a pagarlo e negli anni si sentiranno le
conseguenze di avere una popolazione invecchiata”. Da parte sua, l’Istituto di politica
familiare (Ipf) ha denunciato che questa situazione è dovuta, tra le altre cose, alle
misure che prende il governo, che sono “chiaramente lesive della famiglia”. Secondo
il presidente del Forum spagnolo della famiglia, Benigno Blanco, ciò che è veramente
necessario è “offrire aiuti efficaci per la famiglia e la donna in attesa”. A giudizio
della Federazione spagnola delle famiglie numerose, che rappresenta un milione di
famiglie con tre o più figli, un abbassamento della natalità è una circostanza negativa
in qualsiasi momento, ma molto di più durante la crisi economica, come quella attuale.
“L’economia, il lavoro stanno tardando a riprendersi ed è necessario investire, nel
medio e lungo periodo, nel capitale umano, che è fondamentale per far funzionare il
sistema economico”, ha detto la presidente della Federazione, Eva Holgado. “La famiglia
– ha aggiunto Holgado – è l’unica capace di rendere dinamica l’economia, è quella
che mantiene attiva la macchina economica e sociale, che consuma, che produce i futuri
lavoratori e contribuenti, in definitiva quella che mantiene viva la società”. Le
organizzazioni familiari considerano irresponsabile prendere sul serio la politica
familiare in quanto “in poco tempo avremo il problema aggiuntivo di avere una popolazione
anziana”, che avrà riflessi pure sul come fare a sostenere, un domani, senza un numero
sufficiente di lavoratori, “le pensioni di tutta la generazione del baby boom”, cioè
di “tutti i cittadini che ora hanno tra i trenta e i quarantacinque anni”. Perciò,
la Federazione delle famiglie numerose crede che il Governo non può guardare da un
altro lato, deve prendere sul serio la questione e fare una scommessa forte e valida
per appoggiare la famiglia, incrementare la natalità e sostenere le famiglie che hanno
figli perché in questo modo ne trarrà beneficio tutta la società. Anche secondo l’Ipf
deve correggersi la rotta delle politiche familiari, con aiuti più concreti, come
sottolinea il suo presidente Eduardo Hertfelder. (R.P.)