Messico: per il bicentenario dell’indipendenza atteso un documento della Chiesa
Due secoli d’indipendenza, quest’anno per il Messico, e cent'anni dall'inizio della
Rivoluzione nel Paese latinoamericano. Per celebrare l’evento storico, - riferisce
l’agenzia Zenit - la Chiesa locale ha organizzato una serie di incontri accademici,
quattro dei quali sono già stati realizzati in varie zone del Paese. Seguirà, il 1°
settembre prossimo nella Basilica di Guadalupe, una Messa di ringraziamento e "di
richiesta di perdono e di suffragio per coloro che morirono in quei fatti sanguinosi",
con la partecipazione di tutti i vescovi messicani. Quindici giorni dopo il rito sarà
riproposto anche in tutte le cattedrali e in tutte le parrocchie. Infine è attesa
un'esortazione apostolica dall'episcopato del Paese. Riguardo i festeggiamenti del
Bicentenario, mons. Alberto Suárez Inda, presidente della Conferenza episcopale messicana
(Cem), ha spiegato che "i protagonisti di quei fatti sono stati cristiani cattolici,
e anche se è certo che ebbero delle debolezze, ebbero anche degli aspetti positivi".
Compito della Chiesa è quindi recuperare il lato positivo di quegli uomini e di quelle
donne e riconoscerne i meriti. Riferendosi all'esortazione apostolica in via di elaborazione,
ha aggiunto che "gli obiettivi sono di ripensare la storia, situarci nel momento presente
per vedere quali sono le sfide ereditate e soprattutto incoraggiare la cittadinanza
a recuperare gli ideali, ricostruire il tessuto sociale" e creare senso di corresponsabilità
in questo "momento così delicato della storia del Messico". Una delle sfide di quest'epoca,
ha aggiunto, è che il cattolicesimo del popolo messicano si proietti nella vita per
"far sì che la nostra cultura e la nostra vita sociale, lavorativa e familiare siano
realmente ispirate dall'esaltazione del valore della persona umana". (R.G.)