La gioia dell’incontro con Benedetto XVI nelle parole del vescovo brasiliano di
Paracatu, in visita ad Limina
Prosegue in Vaticano la visita ad Limina dei vescovi brasiliani della Regione Leste
II. Ieri mattina, un gruppo di presuli è stato ricevuto in udienza da Benedetto XVI.
Tra loro anche mons. Leonardo de Miranda Pereira, vescovo di Paracatu, alla
sua quarta visita ad Limina. Al microfono di Cristiane Murray, mons. Pereira
racconta l’emozione dell’incontro con il Papa e i frutti che potrà dare per la sua
diocesi:
R.
– E’ sempre la stessa emozione: la felicità di vedere il Santo Padre, una persona
umile, serena, precisa, piena di sentimenti umani, accogliente … Traspare dalla persona
del Santo Padre questa serenità e questa accoglienza, segno dell’amore del padre universale.
Perciò, questa quarta visita “ad Limina” ha per me la stessa emozione della prima
che ho fatto con Giovanni Paolo II. Porto con me le parole confortanti di Benedetto
XVI. Ieri, l’ultimo gruppo di vescovi brasiliani è stato in udienza dal Papa e io
ho detto al Santo Padre che la mia gente ama il Papa.
D.
– Lei ha sentito che il Papa è vicino ai suoi problemi?
R.
– Sì. Anche gli altri vescovi: quasi tutti hanno detto le stesse parole. “Il Papa
si interessa, il Papa è vicino ai nostri problemi diocesani” …
D.
– Lei è un ascoltatore assiduo della Radio Vaticana …
R.
– Nel ’59 ho concluso i miei studi in seminario, ma avevo soltanto 23 anni e mezzo
e secondo le leggi dei Diritto canonico non potevo essere ordinato sacerdote. Il mio
arcivescovo ha fatto un programma alla Radio Vaticana, e ha comunicato – agli ascoltatori
in Brasile – che Giovanni XXIII aveva permesso la mia ordinazione, nonostante i miei
23 anni e mezzo: era il 22 novembre 1959!