Cina: Chiesa e Caritas in soccorso della popolazione colpita dall’alluvione
La comunità cattolica continentale è di nuovo in prima linea per i soccorsi alle vittime
delle violente inondazioni che dal 13 giugno hanno sconvolto diverse zone della Cina
del sud, causando finora 199 morti e danni per circa 5 miliardi di euro, oltre a migliaia
di sfollati. Secondo le informazioni raccolte dall’agenzia Fides, il direttore di
Jinde Charities, l’ente caritativo cattolico cinese, ha contattato subito mons. Tan
Yan Quan, vescovo della diocesi di Nan Ning della provincia di Guang Xi, la zona più
colpita dall’alluvione, per coordinare i soccorsi. Il vescovo ha mandato i suoi sacerdoti
ed altro personale in alcune delle zone più critiche, per verificare la situazione
reale e le esigenze della popolazione. Gli operatori di Jinde Charities stanno ora
studiando i piani da adottare per ogni singola comunità locale, a seconda delle esigenze.
Secondo le ultime statistiche fornite dal Ministero degli Affari Civili, l’inondazione
ha colpito 10 province meridionali cinesi con 29.135 persone coinvolte, causando 199
morti, 123 dispersi, 2.376 persone evacuate da terreni agricoli e case distrutte,
con danni per circa 5 miliardi di euro. Inoltre Jinde Charities insieme al Catholic
Social Service Center of the Diocese di Xi An, a Charitas International e alle Charitas
di tanti Paesi, continuano la loro missione di soccorso nella zona della Regione Autonoma
dello Yu Shu, nella provincia di Qing Hai, colpita dal violento terremoto del 14 aprile.
Dal 17 al 19 giugno hanno distribuito integratori alimentari per 658 bambini da 0
a 5 anni, per un valore di 10.012 euro, dal momento che questi bambini a causa del
terremoto soffrivano di malnutrizione. (R.P.)