2010-06-21 11:56:04

Vescovi cattolici russi: il crocifisso è "segno dell'eredità spirituale dell'Europa"


I vescovi cattolici della Russia ricordano all’Europa cosa significa non permettere l’ostensione dei simboli religiosi tradizionali. Lo fanno in un nota diffusa in vista del ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo. “Comprendiamo – scrive mons. Joseph Werth, presidente della Conferenza dei vescovi cattolici russi – la situazione della libertà religiosa e del pluralismo in Europa. Tuttavia i simboli religiosi come la croce - riferisce l'agenzia Sir - sono il segno non solo della religione cristiana ma anche uno dei più importanti elementi dell’identità europea”. Poi facendo riferimento alla storia recente del Paese, il vescovo scrive: “Sappiamo molto bene cosa significa l’ostensione dei simboli religiosi tradizionali. In Russia durante il governo comunista si è giunti alla persecuzione di molti credenti e ad una follia morale della società. Siamo convinti che la presenza della croce e di altri simboli cristiani religiosi non significa alcuna preferenza per le confessioni cristiane. Il diritto alla libertà di religione non esclude l'accettazione spontanea o il mantenimento di simboli tradizionali cristiani in diversi Paesi europei a causa del loro alto valore sociale”. L’augurio dell’episcopato russo è che “il pluralismo e la libertà di coscienza non implichi restrizioni dei diritti di coloro che vogliono vivere in accordo con l'eredità spirituale e culturale del nostro continente”. (R.P.)








All the contents on this site are copyrighted ©.