2010-06-21 16:29:38

Presentato oggi in Vicariato il VII Simposio internazionale dei docenti universitari


Saranno 250 i relatori che si alterneranno al VII Simposio internazionale dei docenti universitari sul tema “Caritas in Veritate. Verso un’ economia al servizio della famiglia umana. Persona, Società Istituzioni”, che si svolgerà a Roma dal prossimo giovedì fino al 26 giugno L’incontro, presentato questa mattina in Vicariato, è stato organizzato dall’Ufficio della pastorale universitaria della diocesi e dal Pontificio Consiglio di giustizia e pace. Il servizio di Marina Tomarro.RealAudioMP3





In che modo mettere in pratica concretamente il messaggio dell’Enciclica Caritas in veritate, che mette la dignità della persona, al centro delle scelte economiche? Questa è la domanda a cui cercheranno di rispondere i 500 partecipanti al settimo Simposio internazionale dei docenti universitari. Mons. Lorenzo Leuzzi, direttore dell’Ufficio per la pastorale universitaria della diocesi di Roma:

 

"Il grande compito di questo Simposio è quello di vedere se è possibile superare un’impostazione puramente etica, per entrare nelle dinamiche vere e proprie, sia dell’economia ma soprattutto della socialità in quanto tale. L’auspicio è proprio questo: che la Caritas in veritate venga accolta e soprattutto diventi sempre più oggetto di ulteriori sperimentazioni, per poter vedere se sia veramente tangibile, in scelte operative complete che richiedono una continua permanente elaborazione culturale".

 

E nell’incontro si parlerà di finanza pubblica, cooperazione internazionale, eco-economia, senza tralasciare l’attuale crisi economica e il suo peso reale nelle famiglie e nel mondo del lavoro. Ma il bene comune influisce nelle scelte degli economisti? Marina Brogi, ordinario di Economia e tecnica dei mercati finanziari presso l'università La Sapienza di Roma:

 

"Io credo che idealmente non solo nelle scelte degli economisti nelle aree che decidono di esplorare, ma è importante che il bene comune sia tenuto in attenta considerazione, da questo punto di vista credo siano illuminanti anche le parole di Mario Draghi, che subito a ridosso della diffusione dell’Enciclica, metteva bene a fuoco gli aspetti importanti di quello che dovrebbe essere l’azione dell’uomo, nel suo agire economico, e diceva che un modello in cui gli operatori considerano lecita ogni mossa, in cui si crede ciecamente nella capacità del mercato di autoregolamentarsi, un mondo di questo tipo non può essere un modello per la crescita a livello mondiale. Detto in sintesi, senza etica non ci può essere sviluppo.








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