2010-06-21 14:54:38

I portavoce delle Conferenze episcopali europee: la comunicazione sia a servizio della Verità


L’uso dei mezzi di comunicazione sociali deve essere a servizio della verità e della dignità della persona, più che del perseguimento di una comunicazione persuasiva ed efficace; la volontà di informare, inoltre, deve essere trasparente e offrire un’informazione documentata e puntuale sulle molteplici attività della Chiesa: questo è il modello di comunicazione cristiana ritratta nel convegno annuale dei portavoce delle Conferenze episcopali d’Europa sul tema “La comunicazione in tempo di crisi”. L’incontro ha avuto luogo dal 16 al 19 giugno scorsi, tra Bratislava e Nitra, in Slovacchia. La crisi cui si è fatto riferimento, riguarda gli abusi su minori da parte di sacerdoti o religiosi: un argomento particolarmente delicato e doloroso, quest’anno, che alcune Conferenze episcopali dell’Europa occidentale si sono trovate ad affrontare, mantenendo il proprio impegno a servizio della Verità. I portavoce delle Conferenze episcopali d’Irlanda e Germania hanno raccontato la propria esperienza professionale in risposta alla continua domanda d’informazione da parte dei media nazionali e internazionali. La lettera del Papa ai cattolici irlandesi è stata di grande aiuto in questo senso, e ha rappresentato una risposta completa ai pressanti interrogativi, una condanna ferma della Chiesa a questi atti e una chiara manifestazione di vicinanza alle vittime delle violenze. La riflessione guidata dal vice decano della facoltà di Comunicazione istituzionale della Pontificia Università Santa Croce, si è soffermata proprio su questo: la chiamata della Chiesa a dare risposte esaustive e immediate. Sui processi di costruzione dell’opinione pubblica, poi, è intervenuto il rettore dell’Università Cattolica slovacca di Ružomberok, Tadeusz Zasepa, che ha sottolineato come sia necessario che chi, nella Chiesa, è preposto a comunicare, lo faccia dando tutti gli elementi indispensabili a un giudizio responsabile. I portavoce delle Conferenze episcopali si sono quindi concentrati sulle modalità di miglioramento della comunicazione tra loro e con le autorità: a questo proposito il presidente della Conferenza episcopale della Slovacchia, impegnata nella formazione professionale in questo campo, ha evidenziato i buoni rapporti con lo Stato. Infine Jan Figel, già commissario europeo, ha parlato della sua visione di Europa: un mosaico di nazioni distinte, ma legate tra loro, alla ricerca dell’unità nella diversità. Importante per il futuro è dunque la riflessione sul ruolo delle religioni e delle comunità religiose in ambito educativo. (A cura di Roberta Barbi) RealAudioMP3








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