L’associazione Greenaccord promuove un Forum dell’informazione cattolica per la salvaguardia
del Creato
Il tema del “cammino” al centro del Forum dell’Informazione cattolica per la salvaguardia
del Creato. Tre giornate di riflessioni e dibattito, dal 25 al 27 giugno, ospitate
a Pistoia ed organizzate dall’associazione "Greenaccord" in collaborazione con la
diocesi e gli enti locali della regione Toscana e diverse aziende e realtà del territorio.
Sui contenuti del Forum 2010, giunto alla VII edizione, Roberta Gisotti ha
parlato con il dott. Alfonso Cauteruccio, segretario generale di "Greenaccord":
D.
- Dottor Cauteruccio, la sua associazione è nata proprio per promuovere la formazione
ambientale dei giornalisti. In tempi di diffusa crisi economica, sta crescendo la
sensibilità ecologica o al contrario sta aumentando la rimozione dei temi che interessano
il rapporto uomo-natura?
R. - Io direi che dal nostro osservatorio
notiamo due cose. Tra la gente comune sta crescendo la sensibilità ecologica, soprattutto
in questo momento in cui c’è ancora il problema irrisolto del Golfo del Messico. C’è,
quindi, tanta preoccupazione e tanta gente che chiede, che vuole sapere, che si informa
e chiede come darsi da fare per migliorare la questione ambientale. C’è un certo immobilismo,
invece, nella parte decisionale e quindi nella parte politica, a livello internazionale.
Ci sembra che non ci siano risposte adeguate. E’ vero che la crisi economica può contribuire
un po’ a mettere da parte o a rimuovere questi problemi, ma non dobbiamo dimenticare
che il denaro investito su questi temi significa prevenire grandi problemi poi dopo.
C’è quindi in questo senso anche un risparmio.
D. -
Sembra, quindi, che alla cresciuta sensibilità e consapevolezza delle popolazioni
e della gente non corrisponda una volontà politica…
R.
- E’ vero. Il prof. Zamagni, per esempio, dice questo: “La politica non è capace di
rispondere alle questioni ambientali. E per quale motivo? Perché è proiettata verso
massimo un quinquennio di attività, mentre questi sono problemi che vanno al di là
di un quinquennio: per i grandi temi e per i grandi accordi si parla di 2050, 2020.
Si parla di scadenze molto molto lontane nel tempo. La politica è poco interessata
a queste scadenze lontane, poiché guarda all’oggi, all’immediato. Ecco perché è la
società civile che deve costringere la politica a darsi da fare, a dare delle risposte
che siano soprattutto efficaci.
D. - Dottor Cauteruccio,
il tema del “cammino” sarà al centro di queste tre giornate, ma come verrà affrontato?
R.
- Noi abbiamo pensato al tema del “cammino” perché dallo scorso anno stiamo conducendo
una riflessione su tre temi: il tempo, il cammino e lo spazio, che sono le realtà
in cui l’uomo si muove nella sua vita. Quest’anno oltretutto il tema del “cammino”
è venuto proprio bene, perché questo è l’Anno Compostelano e, quindi, si ricorda il
grande pellegrinaggio di Santiago. Inoltre, Benedetto XVI sarà a novembre proprio
a Santiago per questo motivo. Riteniamo che il tema del “cammino” sia molto importante,
perché rappresenta la condizione dell’uomo viandante e proprio su questo vorremmo
riflettere ed affrontarlo sotto vari profili: il profilo spirituale e del pellegrinaggio;
il profilo storico che verrà affrontato dal prof. Franco Cardini; il profilo letterario
e sarà presente la scrittrice Susanna Tamaro. Affronteremo poi anche tanti altri tipi
di cammino, come il cammino della fame e della speranza che abbiamo affidato a mons.
Giancarlo Perego, direttore generale della Fondazione Migrantes; così come la capacità
e la scoperta di camminare a piedi in una città che corre, che abbiamo affidato all’architetto
di fama mondiale, Lucien Krolll. Chiudere poi con una riflessione più profonda sull’umanità
in cammino verso il futuro e quindi la sfida ecologica e i problemi di cui parlavamo
prima: sarà presente Flaminia Giovanelli, sottosegretario del Pontificio Consiglio
Giustizia e Pace. Abbiamo voluto che fosse presente proprio lei, perché in quanto
donna, ci potesse portare anche la sensibilità del mondo femminile su questi temi,
che ci sembra molto interessante. Ci saranno tante esperienze concrete che valorizzeremo
in una tavola rotonda sabato pomeriggio e poi la domenica mattina ancora tante esperienze
dedicate anche alle iniziative. Ascolteremo Wolfgang Fasser, un non vedente che conduce
a camminare nel bosco le persone di notte, per far vivere loro un’esperienza di contatto
con la natura, senza sorgenti luminose, al buio, facendo scoprire loro le sensazioni
che può avvertire una persona che non vede. Ci sarà poi anche Konrad Messner dall’Alto
Adige, che ci parlerà della riscoperta di un cammino - quello antico - fra i monasteri
benedettini, che va addirittura da Monaco a Venezia. Questo è un progetto nuovo che
stanno realizzando e che cerchiamo così di portarlo all’attenzione di tutti. Parleremo
poi dell’esperienze degli Scout ed ancora dell’esperienza del Soccorso Alpino, del
soccorso dei viandanti: ne parlerà il parroco di Solda, don Joseph Hurton, 82 anni,
ancora operativo, che è un grande soccorritore alpino e che ci può portare una bella
testimonianza. Così come l’esperienza che ci racconterà don Franco Torresani, il cosiddetto
“prete voltante”, che ha vinto tante gare come affermato podista in altura. Ma ancora,
il segretario dell’Azione Cattolica, Gigi Borgiani, che porterà l’esperienza dei “Sentieri
di Pier Giorgio Frassati”. E un altro podista, Roberto Weber, che è il direttore dell’Istituto
Swg di Trieste, che racconterà la sua esperienza come podista e quindi come un manager
può essere appassionato del cammino.