Il Patriarca Ireneo, per la prima volta in Kosovo, lancia un appello per la riconciliazione
Il Patriarca Ireneo, capo della Chiesa ortodossa serba, venerdì scorso ha visitato
la città di Peć, nel nord-ovest del Kosovo, che gli ortodossi serbi considerano la
culla della loro Chiesa. Nell’occasione, il Patriarca ha lanciato un appello in favore
della riconciliazione tra serbi e kosovari di etnia albanese. Nell’area, infatti,
come riporta "L’Osservatore romano", in passato si sono verificati duri scontri tra
i kosovari di etnia serba, la minoranza, e la maggioranza di cultura albanese e religione
musulmana sunnita. È la prima visita di Ireneo nell’area, con il consenso delle autorità
kosovare, dopo la sua elezione nel gennaio scorso. (La seconda parte della celebrazione
d’intronizzazione è prevista proprio a Peć il 3 ottobre prossimo). Il Patriarca Ireneo,
80 anni, è considerato un moderato, da sempre impegnato nel dialogo tra le religioni.
Giovedì scorso, inoltre, ha istituito in seno al Ministero per la Fede a Belgrado,
il Consiglio interreligioso, di cui faranno parte, oltre al ministro Bogoljub Sijakovic,
il vescovo ortodosso di Backa, Irinej Bulovic, l’arcivescovo di Belgrado, Stanislav
Hočevar, presidente della Conferenza episcopale internazionale dei Santi Cirillo e
Metodio, il reis–ul-ulema della comunità islamica, Adem Zilkic e il rabbino capo della
comunità ebraica, Isaac Asiel. Tra gli obiettivi del Consiglio, aperto anche ad altri,
l’affermazione della libertà religiosa, la pubblicazione di messaggi su importanti
questioni sociali e l’organizzazione di incontri su temi legati all’attualità e alla
vita pubblica. (R.B.)