In Algeria, come in
Marocco e Tunisia, da alcuni anni c'è una legislazione che prevede restrizioni per
i migranti. 'E' l'Europa che soffia in questo senso, ma è un errore pensare di
usare i paesi del Nordafrica come diga ai flussi migratori dal Sud. E' come tentare
di fermare con la mano un potente getto d'acqua'. Lo ha spiegato p. Cesare
Baldi, direttore di Caritas Algeria, al 'Migramed Forum 2010' delle Caritas del
Mediteranneo. Così si provocano solo violazioni dei diritti umani. 'Servirebbero piuttosto
investimenti nello sviluppo dei paesi di partenza dei flussi' spiega il direttore
di Caritas italiana, mons. Vittoria Nozza.