2010-06-19 14:31:05

Filippine: 'no' dei vescovi ad un nuovo programma di educazione sessuale proposto dal governo


In molti quartieri della società filippina parlare apertamente di sesso è ancora tabù e il governo sta cercando di apportare alcuni cambiamenti lanciando, all’inizio dell’anno scolastico appena avviato, un controverso programma di educazione sessuale che avrebbe come obiettivo la riduzione del tasso di crescita della popolazione, considerata elemento di povertà di massa nel Paese che conta circa 92 milioni di abitanti. Immediata è stata la reazione della Chiesa cattolica che ne ha chiesto l’abolizione. Il Segretario dell’Istruzione, Mona Valisno, si è dichiarata disponibile ad incontrare i leader della Chiesa per parlarne. Il progetto - riferisce l'agenzia Fides - prevede di introdurre un programma di salute riproduttiva tra gli adolescenti in 80 scuole pubbliche elementari e 79 scuole superiori, con l’intenzione di estenderlo a tutto il Paese. “Il nostro ruolo è educare i giovani su argomenti che li riguardano direttamente per renderli consapevoli nelle scelte e delle decisioni da adottare”, si legge in una dichiarazione del Segretario dell’Istruzione. Gli argomenti spazieranno dall’igiene personale alla salute riproduttiva, al sesso prematrimoniale, alle gravidanze precoci, all'Aids. Nei moduli proposti, curati da esperti e psicologi, per garantire che l’informazione venga data a livello adeguato, non si parla solo di contraccezione, i giovani devono essere adeguatamente informati su cosa è giusto per loro, sui rischi che corrono. Tuttavia, il governo si ritiene aperto al confronto con i leader della Chiesa e non si sa ancora se il programma verrà completamente applicato, rivisto o abolito. La Conferenza episcopale delle Filippine (Cbcp), che in passato è riuscita a bloccare una proposta di legge che avrebbe fornito fondi pubblici per l’informazione e l’accesso al controllo artificiale delle nascite, si è opposta e ha inoltre aggiunto che l’educazione sessuale dovrebbe e potrebbe essere meglio discussa nella privacy delle famiglie, non pubblicamente. “Questi non sono argomenti per bambini” ha dichiarato mons. Pedro Quitorio, responsabile dei media della Cbcp. “E’ meglio che se ne occupino i genitori. Il sesso dovrebbe essere considerato come un dono di Dio e non solo un aspetto fisico”. In un recente rapporto delle Nazioni Unite si legge che, visto che il 47% della popolazione delle Filippine ha una media di meno di 19 anni, c’è bisogno di aiutare questi giovani dando loro una preparazione che permetta di crescere sani e di fare le scelte giuste per loro stessi e le loro famiglie. Sempre secondo le Nazioni Unite, nel Paese il 33% dei filippini vive con meno di un dollaro al giorno. Inoltre, circa 5.2 milioni di bambini in età scolare non sono iscritti a scuola, 11 mamme muoiono ogni giorno per cause collegate con la gravidanza. Ancora più grave è il tasso di incidenza dell’Hiv tra i giovani, aumentato cinque volte negli ultimi due anni. (R.P.)








All the contents on this site are copyrighted ©.