Onu: rapporto sui crimini delle organizzazioni transnazionali in Africa
Traffico di armi, di droga e di esseri umani, commercio di farmaci contraffatti, pirateria
marittima, seppellimento illegale di rifiuti tossici e nocivi, saccheggio delle risorse
naturali, forestali e animali del continente, crimini informatici. Sono questi i principali
crimini commessi dalle organizzazioni transnazionali in Africa secondo il rapporto
presentato ieri a New York dall’Unodc (United Nations Office on Drugs and Crime),
l’agenzia dell’Onu contro la droga e la criminalità. Nello spiegare il rapporto, intitolato
“The Globalization of Crime: A Transnational Organized Crime Threat Assessment”, -
riferisce l'agenzia Fides - Antonio Maria Costa, direttore esecutivo dell’Onudc, ha
affermato che le organizzazioni criminali internazionali “rappresentano una seria
minaccia alla stabilità se non addirittura alla sovranità degli Stati. I criminali
usano le armi e la violenza, ma anche il denaro e la corruzione per comprare le elezioni,
i politici e il potere, persino i militari”. Questa situazione è particolarmente avvertita
in Africa occidentale, regione sempre più spesso utilizzata dai narcotrafficanti latino-americani
come punto di passaggio della cocaina verso i ricchi mercati europei. “I Paesi dell’Africa
occidentale necessitano di aiuto per rafforzare le loro capacità di contrastare le
organizzazioni criminali transnazionali” afferma il rapporto. “I recenti sforzi contro
il traffico di cocaina, con il supporto della comunità internazionale, hanno dimostrato
risultati promettenti. Ma la regione rimane particolarmente esposta e continuerà a
dover far fronte a serie minacce potenziali alla governance e alla stabilità”. Per
quanto riguarda il traffico di esseri umani, il rapporto afferma che 55mila immigranti
sono stati trafficati dall’Africa in Europa nel 2008, portando 150 milioni di dollari
nelle casse delle organizzazioni di trafficanti. “Bisognerà vedere se la crisi finanziaria
rovescerà questo processo” chiosa il documento. Tra le risorse naturali africane saccheggiate
vi è pure la fauna. In particolare, ogni anno tra i 5mila e i 12mila elefanti africani
vengono uccisi per alimentare il mercato dell’avorio (consistente tra i 50 e i 120
kg annui). Alcune organizzazioni criminali sono specializzate nel commercializzare
farmaci contraffatti in Asia e in Africa. “Una buona parte di certi farmaci chiave
che sono stati testati nel sud-est asiatico e in Africa non hanno superato i test
per provarne l’efficacia e molti sono delle frodi evidenti. È chiaro che le organizzazioni
criminali frodano deliberatamente i consumatori di alcune delle parti più povere del
mondo, spesso con risultati letali” afferma il rapporto. Questo, secondo l’Onudc,
può avere conseguenze ancora più gravi perché “i farmaci annacquati possono alimentare
la riproduzione di varietà di agenti patogeni resistenti ai farmaci, con implicazioni
globali”. La pirateria somala genera profitti per 100 milioni di dollari all’anno,
una somma cospicua sul piano locale, ma alquanto piccola sul piano generale. La pirateria
somala ha costretto però diversi Paesi a mobilitare le proprie marine per proteggere
il traffico navale internazionale lungo le rotte che passano nei pressi del Corno
d’Africa. (R.P.)