2010-06-18 15:00:09

Onu: rapporto sui crimini delle organizzazioni transnazionali in Africa


Traffico di armi, di droga e di esseri umani, commercio di farmaci contraffatti, pirateria marittima, seppellimento illegale di rifiuti tossici e nocivi, saccheggio delle risorse naturali, forestali e animali del continente, crimini informatici. Sono questi i principali crimini commessi dalle organizzazioni transnazionali in Africa secondo il rapporto presentato ieri a New York dall’Unodc (United Nations Office on Drugs and Crime), l’agenzia dell’Onu contro la droga e la criminalità. Nello spiegare il rapporto, intitolato “The Globalization of Crime: A Transnational Organized Crime Threat Assessment”, - riferisce l'agenzia Fides - Antonio Maria Costa, direttore esecutivo dell’Onudc, ha affermato che le organizzazioni criminali internazionali “rappresentano una seria minaccia alla stabilità se non addirittura alla sovranità degli Stati. I criminali usano le armi e la violenza, ma anche il denaro e la corruzione per comprare le elezioni, i politici e il potere, persino i militari”. Questa situazione è particolarmente avvertita in Africa occidentale, regione sempre più spesso utilizzata dai narcotrafficanti latino-americani come punto di passaggio della cocaina verso i ricchi mercati europei. “I Paesi dell’Africa occidentale necessitano di aiuto per rafforzare le loro capacità di contrastare le organizzazioni criminali transnazionali” afferma il rapporto. “I recenti sforzi contro il traffico di cocaina, con il supporto della comunità internazionale, hanno dimostrato risultati promettenti. Ma la regione rimane particolarmente esposta e continuerà a dover far fronte a serie minacce potenziali alla governance e alla stabilità”. Per quanto riguarda il traffico di esseri umani, il rapporto afferma che 55mila immigranti sono stati trafficati dall’Africa in Europa nel 2008, portando 150 milioni di dollari nelle casse delle organizzazioni di trafficanti. “Bisognerà vedere se la crisi finanziaria rovescerà questo processo” chiosa il documento. Tra le risorse naturali africane saccheggiate vi è pure la fauna. In particolare, ogni anno tra i 5mila e i 12mila elefanti africani vengono uccisi per alimentare il mercato dell’avorio (consistente tra i 50 e i 120 kg annui). Alcune organizzazioni criminali sono specializzate nel commercializzare farmaci contraffatti in Asia e in Africa. “Una buona parte di certi farmaci chiave che sono stati testati nel sud-est asiatico e in Africa non hanno superato i test per provarne l’efficacia e molti sono delle frodi evidenti. È chiaro che le organizzazioni criminali frodano deliberatamente i consumatori di alcune delle parti più povere del mondo, spesso con risultati letali” afferma il rapporto. Questo, secondo l’Onudc, può avere conseguenze ancora più gravi perché “i farmaci annacquati possono alimentare la riproduzione di varietà di agenti patogeni resistenti ai farmaci, con implicazioni globali”. La pirateria somala genera profitti per 100 milioni di dollari all’anno, una somma cospicua sul piano locale, ma alquanto piccola sul piano generale. La pirateria somala ha costretto però diversi Paesi a mobilitare le proprie marine per proteggere il traffico navale internazionale lungo le rotte che passano nei pressi del Corno d’Africa. (R.P.)








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