2010-06-18 14:50:10

In Piazza San Pietro la veglia di preghiera per Benedetto XVI organizzata dal Movimento dell’Amore Familiare


Questa sera alle 21, in Piazza San Pietro, si svolgerà una veglia di preghiera per il Papa ed il suo Pontificato, organizzata dal Movimento dell’Amore Familiare. L’evento, presieduto dal cardinale Angelo Comastri Vicario del Papa per la Città del Vaticano, prevede la recita del Santo Rosario animato dalle famiglie e una fiaccolata. Questa iniziativa vuole manifestare la vicinanza a Benedetto XVI in un momento particolarmente difficile per la Chiesa, spiega, al microfono di Federico Piana, don Stefano Tardani, assistente ecclesiastico del Movimento dell’Amore Familiare:RealAudioMP3

 

R. – In questo periodo, particolarmente difficile, l’iniziativa della veglia vuole manifestare la nostra vicinanza al Papa, pastore della Chiesa universale e segno di pace e di unità per l’umanità: è il modo con cui possiamo esprimere il nostro profondo sentimento di amore e di stima al Santo Padre, chiedendo per lui l’aiuto e il conforto della preghiera. Ci aspettiamo una grande partecipazione di cristiani, di tanti fedeli che vogliono stare vicini al Santo Padre, sostenerlo con la loro preghiera e il loro affetto. La figura del Papa è un punto di conferma dei valori umani e cristiani della vita, e punto di riferimento della dignità di ogni essere umano e della famiglia, anche, in modo particolare. Il Papa da forza a ideali, alle nuove generazioni; è segno di speranza e di certezza. Direi proprio che il mondo ha bisogno della Chiesa e del Papa per la presenza di Gesù nel mondo.

 

D. – Don Stefano, la preghiera è un’arma formidabile …

 

R. – La dimensione della Chiesa è proprio questa: la sua umanità, con le debolezze, le aspirazioni, le realtà umane di tutti, persone che sono nel mondo e si adoperano dunque anche per la costruzione delle città degli uomini. Ma la Chiesa è un’organizzazione umana, c’è una presenza, un’azione della grazia, dello Spirito Santo; è proprio questo incontro straordinario tra l’umano e il divino: Dio che si è fatto uomo e che continua la sua realtà di santificazione, di guarigione e di purificazione per costruire il suo Regno di pace, di amore, di verità e di luce attraverso l’azione dello Spirito Santo che è presente nella Chiesa. La Chiesa è questa dimensione, dunque, di profonda unità tra l’umano e il divino: è segno di collaborazione, di amore, di accoglienza di Dio sulla terra, ed è al servizio, dunque, del Regno di Dio e anche del bene della salvezza dell’umanità e dunque anche della costruzione della città degli uomini. In questo senso, è preziosa l’azione della grazia, indispensabile e si ottiene con la preghiera, con la vicinanza a Dio. Infatti, è proprio la capacità dell’uomo di aprirsi a Dio e di accogliere la sua sapienza, la sua luce, la sua forza e il suo amore. Questa è la Chiesa umana e divina al tempo stesso, umile e povera ma bisognosa per questo della grazia di Dio, che riceve ogni giorno attraverso la Parola di Dio, i Sacramenti e, quindi, la preghiera. (Montaggio a cura di Maria Brigini)








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