Save the Children: sono 4,5 milioni all’anno i bambini che muoiono prima di aver compiuto
5 anni nella sola Africa sub-sahariana
16 giugno 2010
Giornata Internazionale del Bambino Africano: Save the Children,
i prossimi 100 giorni sono determinanti per salvare le vite di 12 milioni di bambini
in Africa. L’Organizzazione si appella ai grandi della terra, che si incontreranno
al G8 di giugno, al summit dell’Unione Africana a luglio e al summit delle Nazioni
Unite di settembre, affinché adottino 4 impegni chiave per la riduzione della mortalità
infantile nel continente.
Sono 4,5 milioni all’anno i bambini che muoiono prima
di aver compiuto 5 anni nella sola Africa sub-sahariana. Secondo alcune stime di Save
the Children se la comunità internazionale, e in particolare i Paesi che fanno parte
del G8, si impegnasse realmente a raggiungere il 4° Obiettivo di Sviluppo del Millennio,
volto a ridurre di 2/3 la mortalità infantile entro il 2015, questo significherebbe
salvare le vite di ben 12 milioni di bambini al di sotto dei cinque anni in Africa
entro quella data. L’Organizzazione, in occasione della Giornata Internazionale
del Bambino Africano, che si celebra oggi 16 giugno, invita i governi dei Paesi sviluppati
ad inaugurare una “100 giorni” di azione, sensibilizzazione e impegno volta a salvare
le vite di milioni di bambini nel continente. Nei prossimi 100 giorni, infatti, i
leaders del mondo si incontreranno ben 3 volte: al G8 di giugno, al summit dell’Unione
Africana a luglio e al summit delle Nazioni Unite di settembre per analizzare lo stato
di avanzamento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio 4 e 5. “Presi separatamente,
ciascuno di questi appuntamenti può tradursi in un impegno concreto per prevenire
i numerosi, tragici episodi di mortalità infantile, mentre nella loro totalità rappresentano
un’impareggiabile opportunità per un’azione globale, e l’unica possibilità per allinearsi
agli obiettivi internazionali fissati in materia di mortalità infantile”, afferma
Valerio Neri, Direttore Generale per l’Italia di Save the Children. Le vite di
milioni di bambini potrebbero essere salvate se i leader mondiali decidessero di implementare
un piano d’azione incisivo ed efficace, che possa effettivamente contribuire al mantenimento
degli impegni assunti a livello internazionale. Per questo motivo in occasione della
Giornata Internazionale del Bambino Africano, migliaia di bambini con le loro famiglie,
uniranno le forze in un mega-evento che coinvolgerà numerosi Stati africani, per aggiungere
le loro piccole voci a quelle dei loro Capi di Stato, nel chiedere ai leader Occidentali
che si riuniranno in occasione del G8 di mantenere le promesse fatte al popolo africano. Secondo
Save the Children, benché ci sia stato un miglioramento a livello globale in termini
di riduzione della mortalità infantile, siamo ancora molto lontani dal perseguimento
del 4° Obiettivo di Sviluppo del millennio, volto a ridurla di 2/3 entro il 2015.
L’Organizzazione ritiene infatti che, in base agli attuali trend di miglioramento,
il 4° Obiettivo di Sviluppo del Millennio potrà essere conseguito solo se si adotteranno
4 impegni chiave durante questi prossimi 100 giorni così importanti: - I donatori
internazionali e i Governi dei Paesi sviluppati dovrebbero almeno raddoppiare l’attuale
sostegno alla spesa nei Paesi in via di sviluppo, passando dai 31 miliardi di dollari
stanziati nel 2008, ad un importo che va da un minimo di 67 ad un massimo di 76 miliardi
entro 2015. - È necessario ridurre il divario tra i Paesi sviluppati e quelli in
via di sviluppo, soprattutto attraverso una maggiore accessibilità a poche semplici
soluzioni per fronteggiare le principali cause di mortalità infantile. La malaria,
ad esempio, potrebbe essere facilmente prevenibile con l’uso di zanzariere, o per
abattere le morti causate dal morbillo sarebbe sufficiente la somministrazione di
vaccini. Al contempo, è necessario promuovere l’assistenza sanitaria gratuita per
i bambini e le donne incinte. - I governi africani dovrebbero allocare almeno il
15% della spesa pubblica nel settore sanitario. - I paesi del G8 dovrebbero raddoppiare
gli aiuti bilaterali per la salute materno-infantile, affinché gli sforzi messi in
campo dai diversi Paesi per migliorare le condizioni di madri e bambini non siano
vanificati per la mancanza di risorse. “In occasione della Giornata Internazionale
del Bambino Africano, non è sufficente ricordare che sono ancora milioni i bambini
che muoiono nel Continente ogni anno” continua Valerio Neri. “Occorre stimolare una
presa di coscienza collettiva sui rimedi esistenti per mettere fine a queste morti
silenziose. Non si tratta di episodi casuali fuori dal nostro controllo, ma del risultato
di scelte politiche ed economiche. I rimedi per ridurre le morti di bambini con meno
di cinque anni, esistono e possiamo scegliere di adottarli. È necessaria però un’azione
decisiva e concreta e i leaders mondiali devono fare il possibile affinché questa
finestra di 100 giorni possa davvero fare la differenza, finché siamo ancora in tempo”.