La Caritas ambrosiana sulla drammatica situazione nelle carceri italiane
Dall’inizio dell’anno, 32 detenuti si sono tolti la vita e 96 agenti penitenziari
sono stati aggrediti e feriti. Numeri che “raccontano la situazione drammatica delle
carceri, effetto di una popolazione carceraria che nella storia dell’Italia repubblicana
non è mai stata così numerosa”. È la denuncia lanciata oggi dalla Caritas ambrosiana
sullo stato delle carceri in Italia. Al momento - riferisce l'agenzia Sir - si contano
circa 67 mila detenuti, oltre una volta e mezza il numero degli ospiti consentiti
dalle norme. Secondo la Caritas, “il sovraffollamento rende la vita impossibile a
tutti: ai detenuti, ai poliziotti, agli operatori sociali” con la conseguenza che
“il sistema carcerario sta diventando solo un luogo di afflizione, un posto ingiusto
e insensato, che viene sempre più meno agli scopi di rieducazione e reinserimento
sociale previsti dalla Costituzione”. In questo contesto, la Caritas sostiene che
“la vera riforma, significativa e risolutiva, sarebbe quella di prevedere un nuovo
sistema sanzionatorio, basato sulla giustizia ripartiva”. La Chiesa ambrosiana è da
sempre vicina al mondo del carcere con oltre 500 volontari che offrono assistenza
ai detenuti e ai loro familiari, attraverso visite periodiche e l’affiancamento degli
operatori sociali nelle sette case circondariali e di reclusione presenti nella diocesi.
(R.P.)