Il vescovo emerito di Derry, Edward Daly, sull'inchiesta del "Bloody Sunday": ha restituito
onore al nome di vittime innocenti
“Accolgo con favore la pubblicazione della Bloody Sunday Inquiry, e il linguaggio,
inequivocabile e forte, usato per confermare l'innocenza delle vittime, delle persone
uccise e ferite dall'esercito britannico a Derry, il 30 gennaio 1972”. Si è espresso
così, in una dichiarazione scritta, mons. Edward Daly, vescovo emerito di Derry,
uno dei testimoni oculari della tragica “domenica di sangue” durante la quale, nella
città nordirlandese, il primo Battaglione del reggimento paracadutisti dell'esercito
britannico aprì il fuoco contro una folla di cattolici che manifestavano per i diritti
civili, uccidendone 13. Le parole del presule al microfono di Lydia O’Kane della
redazione inglese della nostra emittente:
R.
- I was immensely pleased …
Sono rimasto molto soddisfatto del Rapporto.
E' un documento che ha chiarito la posizione di ciascuna delle vittime del Bloody
Sunday: tutti coloro che sono stati uccisi e tutti coloro che sono stati feriti, senza
eccezione. E’ stato qualcosa che abbiamo vissuto tutti. Sono stato testimone di una
di quelle morti proprio da vicino: un ragazzo è stato colpito proprio accanto a me
e conoscevo alcune delle persone uccise. Sono sempre stato convinto che nessuna di
quelle uccisioni potessse essere giustificata, che sia stato omicidio e le vittime
siano state scelte deliberatamente dagli agenti della Corona, che hanno sparato sui
civili. Ed ecco perché all’epoca ho protestato con tanta veemenza. Ho anche sentito
una certa responsabilità, soprattutto nei riguardi di Jackie Duddy, il ragazzo che
è stato ucciso proprio accanto a me: ho sempre pensato fosse mia responsabilità restituire
onore al suo nome. Infatti, dopo il Bloody Sunday fu istituito un tribunale – il tribunale
Widgery – che, per conto del governo inglese, doveva indagare sugli eventi del Bloody
Sunday: questo tribunale ha gettato ombre e dubbi di colpevolezza su alcuni di quelli
che sono stati uccisi, insinuando che portassero armi o esplosivi o simili, e questo
era assolutamente falso. Ma questo è stato il verdetto ufficiale sul Bloody Sunday
fino a ieri. Ieri, dopo 38 lunghi anni, tutto è stato chiarito. Sento un grande fardello
cadere dalle mie spalle, perché Jackie Duddy, della cui morte sono stato testimone,
è risultato essere completamente innocente.