Premio Mediterraneo per il dialogo interreligioso al patriarca latino di Gerusalemme
Un premio con dedica alle “persone che rimangono sconosciute: le tante madri, sia
israeliane che palestinesi, che hanno perso uno o più membri della loro famiglia,
e non nutrono nel loro cuore sentimenti di vendetta, desiderando invece continuare
ad impegnarsi per la pace e per un futuro migliore. A loro va in realtà questo riconoscimento”.
E’ il pensiero del patriarca latino di Gerusalemme, Fouad Twal, che domenica scorsa
- riporta l'agenzia Sir - ha ricevuto il “Premio Mediterraneo per il dialogo interreligioso”
riconoscimento assegnato dalla Fondazione Mediterraneo, a personalità che hanno contribuito,
con la loro azione, a ridurre le tensioni e ad avviare un processo di valorizzazione
delle differenze culturali e dei valori condivisi nell’area mediterranea. “Abbiamo
bisogno di pace – ha detto Twal in un video messaggio trasmesso il 13 al teatro san
Carlo di Napoli e diffuso oggi dal patriarcato latino - i nostri bambini, le nostre
madri, le famiglie, meritano un presente ed un futuro di serenità, in cui poter vivere
e crescere normalmente. Mi auguro che questo “mare nostro” possa diventare sempre
di più un mare che unisce le sponde dei nostri Paesi. Esse sono già unite attraverso
comuni tradizioni, costumi, abitudini, modi di pensare… Siamo uniti anche perché tanti
pellegrini e turisti vengono in Terra Santa a ritrovare le proprie radici. Nei cuori
dei cittadini arabi e israeliani c’è posto per una cultura di pace”. (R.P.)