2010-06-15 15:09:33

Nigeria: Medici Senza Frontiere chiede di ripulire i terreni contaminati dal piombo


Con l’approssimarsi della stagione delle piogge 'Medici senza frontiere' lancia l’allarme per i villaggi della Nigeria contaminati dal piombo. In alcune aree dello stato dello Zamfara le attività di estrazione dell'oro si svolgono al centro dei centri abitati villaggi quindi il piombo utilizzato si trova ovunque, nella terra che viene coltivata, sulla quale tutti si sdraiano per dormire, nell'aria che si respira, nell'acqua che si beve, e i bambini che giocano all’aria aperta, le prime e più numerose vittime della contaminazione. Al momento l'organizzazione non governativa è presente nello Stato nord-occidentale con una squadra di medici che ha allestito un centro sanitario a Bukkuyum, a circa 80 chilometri dalla zona contaminata dal piombo, e sta curando una quarantina di bambini in pericolo di vita. Isabelle Jeanson, responsabile per la comunicazione di 'Medici senza frontiere', spiega alla Misna che “le cure consistono in una terapia di un ciclo o due di una durata di un mese ciascuno, alle quali i piccoli pazienti vengono sottoposti a una certa distanza dei siti inquinati altrimenti non funzionerebbero”. Per quanto riguarda l'inquinamento ambientale, l'intervento cruciale per la sopravivenza di chi abita ancora nei villaggi è svolto dalle autorità nigeriane con l'aiuto di esperti internazionali come quelli del Centro statunitense per il controllo e la prevenzione delle malattie (il Cdc, con sede ad Atlanta) che ripuliscono i terreni contaminati. Ma con l'avvicinarsi della stagione delle piogge è necessario accelerare queste operazioni visto che l'acqua potrebbe spostarli. Intanto il governo federale ha annunciato di aver confiscato le apparecchiature utilizzate dai locali per estrarre l'oro, una ricerca che svolgono lungo i corsi d’acqua e in improvvisate miniere illegali dove sono completamente assenti le più elementari norme di sicurezza. All’estrazione legale, si affianca già da tempo quella informale che vede anche i poveri contadini portar via i blocchi di pietra da frammentare e trattare per estrarne l'oro potenziale. In questo caso, i frammenti trasportati a Dareta e in altri villaggi della zona, contenevano una concentrazione di piombo particolarmente elevata: un metallo che se viene respirato o ingerito penetra facilmente nel sangue e blocca la produzione di emoglobina, che trasporta l'ossigeno agli organi. I bambini sono i più vulnerabili dal punto di vista della salute: secondo i bilanci ufficiali diffusi finora su 163 vittime 111 sono minori. Più allarmanti le cifre riferite dal quotidiano nigeriano 'Sunday Tribune', secondo cui le vittime sarebbero tra le 250 e le 300, soprattutto bambini e donne, di cui alcune incinte hanno anche abortito a causa delle esalazioni di piombo. Il giornale nigeriano sostiene che il bilancio potrebbe ulteriormente aggravarsi nei prossimi mesi visto che minatori illegali originari dagli Stati frontalieri di Kaduna, Kaduna, Katsina, Niger e Sokoto sono già venuti a Zamfara in cerca di oro. A essere stati uccisi sono stati anche 200 capi di bestiame che pascolavano nelle vicinanze dei villaggi dove i tassi di piombo rilevati da esperti erano tra le 23 e le 125 volte superiori a quelli consentiti dalle norme internazionali nelle zone abitative. Motivo per cui secondo il Cdc si tratta di un avvelenamento che non ha precedenti nella storia per estensione e gravità. (M.G.)








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