Nigeria: Medici Senza Frontiere chiede di ripulire i terreni contaminati dal piombo
Con l’approssimarsi della stagione delle piogge 'Medici senza frontiere' lancia l’allarme
per i villaggi della Nigeria contaminati dal piombo. In alcune aree dello stato dello
Zamfara le attività di estrazione dell'oro si svolgono al centro dei centri abitati
villaggi quindi il piombo utilizzato si trova ovunque, nella terra che viene coltivata,
sulla quale tutti si sdraiano per dormire, nell'aria che si respira, nell'acqua che
si beve, e i bambini che giocano all’aria aperta, le prime e più numerose vittime
della contaminazione. Al momento l'organizzazione non governativa è presente nello
Stato nord-occidentale con una squadra di medici che ha allestito un centro sanitario
a Bukkuyum, a circa 80 chilometri dalla zona contaminata dal piombo, e sta curando
una quarantina di bambini in pericolo di vita. Isabelle Jeanson, responsabile per
la comunicazione di 'Medici senza frontiere', spiega alla Misna che “le cure consistono
in una terapia di un ciclo o due di una durata di un mese ciascuno, alle quali i piccoli
pazienti vengono sottoposti a una certa distanza dei siti inquinati altrimenti non
funzionerebbero”. Per quanto riguarda l'inquinamento ambientale, l'intervento cruciale
per la sopravivenza di chi abita ancora nei villaggi è svolto dalle autorità nigeriane
con l'aiuto di esperti internazionali come quelli del Centro statunitense per il controllo
e la prevenzione delle malattie (il Cdc, con sede ad Atlanta) che ripuliscono i terreni
contaminati. Ma con l'avvicinarsi della stagione delle piogge è necessario accelerare
queste operazioni visto che l'acqua potrebbe spostarli. Intanto il governo federale
ha annunciato di aver confiscato le apparecchiature utilizzate dai locali per estrarre
l'oro, una ricerca che svolgono lungo i corsi d’acqua e in improvvisate miniere illegali
dove sono completamente assenti le più elementari norme di sicurezza. All’estrazione
legale, si affianca già da tempo quella informale che vede anche i poveri contadini
portar via i blocchi di pietra da frammentare e trattare per estrarne l'oro potenziale.
In questo caso, i frammenti trasportati a Dareta e in altri villaggi della zona, contenevano
una concentrazione di piombo particolarmente elevata: un metallo che se viene respirato
o ingerito penetra facilmente nel sangue e blocca la produzione di emoglobina, che
trasporta l'ossigeno agli organi. I bambini sono i più vulnerabili dal punto di vista
della salute: secondo i bilanci ufficiali diffusi finora su 163 vittime 111 sono minori.
Più allarmanti le cifre riferite dal quotidiano nigeriano 'Sunday Tribune', secondo
cui le vittime sarebbero tra le 250 e le 300, soprattutto bambini e donne, di cui
alcune incinte hanno anche abortito a causa delle esalazioni di piombo. Il giornale
nigeriano sostiene che il bilancio potrebbe ulteriormente aggravarsi nei prossimi
mesi visto che minatori illegali originari dagli Stati frontalieri di Kaduna, Kaduna,
Katsina, Niger e Sokoto sono già venuti a Zamfara in cerca di oro. A essere stati
uccisi sono stati anche 200 capi di bestiame che pascolavano nelle vicinanze dei villaggi
dove i tassi di piombo rilevati da esperti erano tra le 23 e le 125 volte superiori
a quelli consentiti dalle norme internazionali nelle zone abitative. Motivo per cui
secondo il Cdc si tratta di un avvelenamento che non ha precedenti nella storia per
estensione e gravità. (M.G.)