I vescovi chiedono che il nuovo Congo sia costruito su valori etici ed evangelici
“Il nuovo Congo sarà costruito sui valori etici ed evangelici”: ha concluso con queste
parole mons. Marcel Utembi Tapa, arcivescovo di Kisangani, il colloquio internazionale
sul cinquantesimo anniversario della Repubblica Democratica del Congo, organizzato
dal 9 al 12 giugno a Kinshasa, dalla Conferenza episcopale nazionale del Congo. L’incontro,
organizzato allo scopo di indicare un cammino spirituale autentico per un benessere
condiviso, si è svolto all’Università cattolica. Durante i lavori sono state elaborate
risoluzioni e raccomandazioni ed è stato sottolineato che se il Paese ha raggiunto
l’indipendenza, questa comunque resta un compito permanente, con sfide che richiedono
discernimento per nuovi impegni della Chiesa e dello stato. Alcune di queste sfide
per la Chiesa sono: catechesi appropriate, formazione dei laici e soprattutto dei
giovani. Per la diffusione di documenti ed insegnamenti della Chiesa, l’idea è quella
di organizzare incontri in cattedrali e cappelle. I partecipanti alla conferenza hanno
anche dedicato parte dei lavori alla preghiera, ricordando in particolare tutti gli
operatori dell’evangelizzazione: vescovi, sacerdoti, religiosi e religiose, catechisti
e tutte le vittime delle guerre. Padre Léonard Santedi, segretario generale della
Conferenza episcopale ha pregato perché Dio susciti nella Repubblica Democratica del
Congo politici santi che possano lavorare per lo sviluppo della nazione e che possano
essere, in nome della loro fede, sale e luce del mondo. (T.C.)