Sudafrica: vescovi e salesiani “in campo” per i Mondiali di calcio
Approfittare del Campionato mondiale di calcio, il primo a svolgersi in Africa, per
far riflettere gli sportivi e gli appassionati di tutto il mondo sulle problematiche
che affliggono il continente africano come la tratta degli esseri umani e la piaga
dell’AIDS-HIV. È quanto si prefigge la Conferenza Episcopale del Sudafrica che ha
pensato a una serie di iniziative per rendere l’evento sportivo un’occasione di crescita
umana e spirituale. In vista dei numerosi impegni e delle sfide pastorali che tale
evento comporta, i vescovi del Sudafrica hanno deciso di affidare un ruolo di primo
piano alla comunità salesiana, che da 150 anni si occupa della promozione e formazione
dei giovani attraverso gli oratori, il gioco e lo sport. La Conferenza episcopale,
già sul finire del 2008, chiese ai salesiani, nella persona di don Francois Dufour,
Superiore della Visitatoria dell’Africa Meridionale, di assumersi l’incarico dell’animazione
pastorale in occasione dei mondiali. La risposta entusiasta del Superiore è stata
positiva nonostante le difficoltà economiche e logistiche. Il primo passo è stata
la costituzione di un piccolo comitato, guidato da don Dufour, con il compito di provvedere
all’organizzazione delle attività. Il comitato ha poi sviluppato varie proposte: ieri
13 giugno, prima domenica nel periodo della competizione, è stata dichiarata “Domenica
della Coppa del Mondo” e ad ogni parrocchia sono state suggerite iniziative liturgiche
per celebrarla, coinvolgendo fedeli, turisti e sportivi giunti appositamente in Sudafrica.
Il comitato ha preparato un libretto di preghiere da distribuire gratuitamente nei
giorni del Mondiale. Il sussidio contiene anche alcune informazioni sulla storia della
Chiesa. Oltre alle attività istituzionali, anche le singole comunità salesiane del
Paese si sono mobilitate con diverse iniziative. (M.G.)