Consegna delle onorificenze per il ritorno in Russia dell'icona della Madonna di Kazan
Consegnate ieri pomeriggio, nella sede della nostra emittente, le onorificenze a coloro
che hanno contribuito al ritorno in Russia dell’icona della Madonna di Kazan. L’icona
scomparve da Kazan agli inizi del ventesimo secolo, e dopo esser stata regalata a
Giovanni Paolo II, il Pontefice il 25 agosto del 2004 decise di donarla al Patriarca
di Mosca e di tutte le Russie Alessio II. Il servizio di Alessandro Guarasci.
L’icona
era particolarmente venerata nel Tatarstan e nella Russia intera. Il dono di Giovanni
Paolo II al Patriarca di Mosca e di tutte le Russie Alessio II fu considerato un auspicio
per un rinnovato dialogo tra la Chiesa Cattolica e quella Ortodossa. Durante la Celebrazione
della Parola che suggellò l’invio del dono, emblematiche furono le parole di Giovanni
Paolo II: “Dica, questa antica immagine della Madre del Signore, a Sua Santità
Alessio II e al venerando Sinodo della Chiesa ortodossa russa l’affetto del Successore
di Pietro per loro e per tutti i fedeli loro affidati. Dica il desiderio e il fermo
proposito del Papa di Roma di progredire insieme con loro nel cammino di reciproca
conoscenza e riconciliazione, per affrettare il giorno di quella unità piena dei credenti
per la quale il Signore Gesù ha ardentemente pregato”. Tra coloro che hanno ricevuto
il riconoscimento don Sergio Mercanzin, direttore del Centro
Russia Ecumenica:
"Le circostanze mi sembra siano ancora
più favorevoli di una volta per il grande incontro tra il Papa e il Patriarca di Mosca.
Sono due persone 'nuove', grazie alla nuova nazionalità del Papa, grazie al fatto
che è un grande teologo stimatissimo in Russia, grazie anche al fatto che il Patriarca
di Mosca è una persona giovane, con una mentalità aperta. E’ stato ministro degli
Esteri del Patriarcato di Mosca, quindi ha aperto non solo all’Occidente ma alla Chiesa
cattolica in modo speciale e poi ha conosciuto personalmente Benedetto XVI, perché
si sono incontrati più volte con il Santo Padre quando era appunto responsabile delle
Relazioni estere del Patriarcato di Mosca. Tutte queste circostanze, secondo me, sono
estremamente favorevoli per un incontro e la conferma l’ha data il nuovo rappresentante
delle Relazioni estere del Patriarcato di Mosca, il metropolita Hilarion, quando
ha detto: ‘Noi stiamo aspettando un incontro non tra un Papa e un Patriarca di Mosca
ma tra questo Papa e questo Patriarca di Mosca’".
Riconosciuto
anche il ruolo del direttore della Radio Vaticana, padre Federico Lombardi,
nel far arrivare l’icona a Kazan:
“L’icona era nell’appartamento
del Papa solo di passaggio. Giovanni Paolo II aveva anche pensato o sperato di poter
portare lui stesso l’icona in Russia. Questo non era ancora possibile ma si è ugualmente
ritenuto necessario, da parte del Papa, di restituirla perché tornasse alla sua patria.
L’icona della Madonna di Kazan è proprio il simbolo più forte del nostro desiderio
di incontrarci”.