Sud Corea: in un clima di tensione tra Nord e Sud, la Chiesa rilancia la riconciliazione
Mentre la tensione fra Nord e Sud Corea ha raggiunto livelli altissimi, che non si
registravano da anni, la Chiesa cattolica sud-coreana torna a lanciare un forte appello
per l’unità e la riconciliazione. Lo fa, come comunicato all’Agenzia Fides, coinvolgendo
tutti i credenti e tutti gli uomini di buona volontà nella “Giornata di preghiera
per la Riconciliazione e l’Unità del popolo coreano”, che si celebrerà in tutto il
paese il 20 giugno prossimo. Il tema prescelto è “Beati gli operatori di pace perchè
saranno chiamati figli di Dio” (Mt 5,1). Come spiega all’agenzia Fides mons. Lucas
Kim Woon-hoe, presidente della Commissione per la Riconciliazione del popolo coreano,
in seno alla Conferenza episcopale, “è evidente l’urgenza di una vasta sensibilizzazione
delle coscienze sul tema della pace”. Il recente incidente della corvetta sudcoreana
Cheonan, affondata, secondo alcuni, da un siluro nordcoreano – l’episodio che ha generato
la crisi politica – “ci ha fatto rendere conto di quanto superficiale e vulnerabile
sia la pace che abbiamo mantenuto fino ad oggi”, ha detto. Tantopiù, aggiunge, “coesistenza
pacifica, riconciliazione e unità tornano a essere parole e obiettivi molto importanti”.
Proprio allo scopo di prevenire nuovi conflitti e di mantenere la pace nella penisola
coreana, i vescovi hanno chiesto ai fedeli diversi impegni, in vista della Giornata
del 20 giugno: pregare incessantemente per la pace; comportarsi come autentici operatori
di pace; prendersi cura delle persone e delle famiglie che soffrono a causa della
divisione del popolo coreano; continuare nell’opera di aiuto umanitario ai fratelli
del Nord; alimentare la speranza di un futuro migliore. “Non è facile ottenere la
pace, che va costruita con il contributo di tutti”, ha sottolineato mons. Kim. “Ma
è un passo necessario: dobbiamo lottare contro il male che porta guerre e divisioni,
e compiere tutti insieme un grande sforzo per il bene comune”. (R.P.)