Filippine: nell’Anno Sacerdotale, ricordati anche i genitori dei sacerdoti
Un sacerdote è un dono per la Chiesa e anche per la sua famiglia di origine: con questo
spirito la Chiesa filippina, a conclusione dell’Anno Sacerdotale, ha voluto mettere
in luce il ruolo fondamentale che hanno svolto e svolgono le famiglie d’origine di
tutti i sacerdoti del mondo. I genitori sono determinanti nella trasmissione della
fede ai figli; nell’accettare e coltivare il seme della vocazione che germoglia nei
loro figli; nell’accompagnare i figli e sostenerli nel cammino di formazione durante
gli anni del Seminario; nel far sentire tutto il sostegno, l’amore e la condivisione
per questa scelta di libertà, durante il percorso di discernimento; nel gioire una
volta che il passo della consacrazione sacerdotale è stato compiuto. “Ogni prete è
riconoscente verso i propri genitori per il dono della vita prima di tutto e per tutti
i doni ricevuti negli anni della sua crescita umana e spirituale”, nota all'agenzia
Fides un sacerdote di Manila, sottolineando che tutti i sacerdoti sono chiamati a
rendere grazie a Dio per il dono della famiglia e dei genitori. “Spesso dimentichiamo
che vi sono molte persone per cui dobbiamo pregare, che dobbiamo ringraziare e tenere
presenti nella nostra vita sacerdotale: i nostri genitori e le nostre famiglie di
origine, che hanno avuto un ruolo importante nel nostro sacerdozio”, ha detto il cardinale
Gaudencio Rosales, arcivescovo di Manila. “Dai genitori abbiamo imparato a pregare;
abbiamo imparato dal loro esempio domestico le virtù e l’aiuto materiale e spirituale”,
ha continuato, esortando tutti i sacerdoti a non perdere mai i contatti con i propri
genitori. Questi “hanno restituito un figlio al Signore, nella consapevolezza che
i figli non sono proprietà di chi li ha generati, ma sono Dio”, ha continuato il cardinale.
Proprio la festa del Sacro Cuore di Gesù e del Sacro Cuore di Maria, l’11 e 12 giugno,
scelta come chiusura dell’Anno Sacerdotale, è una festa che, ha concluso il cardinale
Rosales, è la più adatta per celebrare e affidare al Signore i genitori dei sacerdoti
di tutto il mondo, ringraziandoli per quanto hanno fatto. (R.P.)