Madagascar: tempeste e crisi politica aggravano l’insicurezza alimentare infantile
Si aggrava la sicurezza alimentare infantile nel Madagascar. L’allarme arriva dagli
operatori dei 'Centri di recupero nutrizionale ambulatoriali’ (Crena) malgasci che
stanno registrando almeno 1500 casi al mese di malnutrizione sotto i cinque anni per
un totale di oltre 3500 bambini assistiti nei centri sanitari da aprile a questa parte.
Si allarga anche la fascia delle aree colpite: se l'anno scorso 49 comuni erano direttamente
minacciati dal rischio fame ora ben 65 si trovano in condizioni di totale insicurezza.
Gli stessi operatori, citati dalla Misna, fanno notare come l'aggravarsi della situazione
sia la conseguenza diretta del passaggio lo scorso marzo della tempesta tropicale
'Hubert', che ha distrutto l'85% delle colture di granturco, aggravato dall'assenza
di piogge nella stagione invernale iniziata da poco. Ai fattori ambientali si aggiunge
la crisi politica, in corso da dicembre 2008, tutt'ora irrisolta: disoccupazione,
sospensione di una parte degli aiuti umanitari hanno causato un ulteriore deterioramento
delle condizioni di vita dei malgasci, costringendo molte famiglie a ricorrere anche
al lavoro dei più piccoli per poter sopravvivere. A destare ulteriore preoccupazione
è l'assenza quasi totale dello Stato in termini di sovvenzioni alle strutture sanitarie
che si fanno carico di un numero sempre maggiore di bambini denutriti, soprattutto
quelli periferici delle città meridionali come Anosy e Androy, che furono colpite
da 'Hubert'. Nonostante le sanzioni della comunità internazionale nei confronti dell'attuale
'uomo forte' del Madagascar, Andry Rajoelima, in teoria dovrebbero essere mantenuti
gli aiuti umanitari e quelli urgenti. Di fronte al fenomeno preoccupante dell'insicurezza
alimentare infantile, il Fondo delle Nazioni Unite per l'infanzia (Unicef) sta sostenendo
economicamente 15 centri di assistenza nutrizionale per consentirgli di farsi carico
di un maggior numero di bambini denutriti almeno fino ad Ottobre. (M.G.)