Gli Usa allungano la lista dei cittadini guineani sospettati di narcotraffico
Gli Stati Uniti stanno ultimando una lista di 120 nomi di cittadini della Guinea Bissau
sospettati di essere coinvolti nel traffico di droga. L’elenco comprende i nomi di
politici, parlamentari, imprenditori e militari della Guinea Bissau i cui beni negli
Stati Uniti verranno congelati e che verranno sottoposti ad un energico controllo
da parte delle istituzioni che combattono la criminalità a livello internazionale.
Secondo Luanda Digital, che ha riportato la notizia, tra le aziende che potrebbe essere
colpite dal provvedimento delle autorità statunitensi, vi è una società per l'esportazione
di pesce di Bissau, gestita dal figlio del Presidente della Guinea-Bissau. Uno dei
fattori che hanno sollevato i primi sospetti dei funzionari degli Stati Uniti - riporta
l'agenzia Fides - sono stati i collegamenti della compagnia con le isole Canarie,
il Senegal e il Marocco, Paesi considerati importanti porte di ingresso della cocaina
nel territorio europeo. Attraverso la Guinea Bissau negli ultimi anni sono passate
centinaia di tonnellate di cocaina, provenienti dall’America Latina con destinazione
l’Europa. Nel Paese, che ha un’economia molto debole, circola il denaro della droga
che assicura impunità e protezioni ai narcotrafficanti. La Guinea Bissau sta vivendo
inoltre una grave crisi politica derivante dai forti contrasti tra il Presidente Malam
Bacai Sanha e il Primo Ministro Carlos Gomes Junior. Lo scontro ai vertici dello Stato
rischia di favorire i militari guidati dall’ammiraglio Bubo Na Tchuto, recentemente
rientrato dal Gambia, dove si era rifugiato per sfuggire alla cattura perché accusato
di un tentativo di golpe nel 2008. Na Tchuto è stato prosciolto dalle accuse da un
tribunale militare, un fatto, secondo diversi osservatori, che dimostra la forte influenza
che l’ex capo della marina gode ancora nel Paese. Ad aprile, un gruppo di militari
guidati dal generale Antonio Njai, un alleato di Na Tchuto, aveva sequestrato per
un breve periodo di tempo il Primo Ministro Carlos Gomes Junior, considerato un nemico
dei trafficanti di droga. Na Tchuto è già stato inserito nella lista statunitense
dei capi del narcotraffico internazionale. L’aggiunta di un altro centinaio di nomi
in questa lista viene considerata da molti osservatori come un tentativo per limitare
il potere dei militari e dei funzionari, legati ai trafficanti, e di rafforzare i
detentori del potere legittimo. (R.P.)