Australia: aumentano i nuovi preti e i seminaristi
Sei nuovi preti ordinati a Sydney e altrettanti a Melbourne nel 2010; un notevole
incremento di seminaristi in tutta la nazione: sono le cifre che configurano il “miracolo
avvenuto nell’Anno Sacerdotale”, come dice in un messaggio inviato all’agenzia Fides
padre Brendan Lane, rettore del seminario “Corpus Christi” a Melbourne, notando come
il fenomeno vada in controtendenza rispetto al declino delle vocazioni e delle ordinazioni
sacerdotali degli ultimi anni. “Vent’anni fa si poteva pensare che fossimo destinati
all’estinzione”, sottolinea, mentre ora le prospettive sono tutt’altre. La Chiesa
australiana si gode questo momento di gioia che offre nuove speranza per il futuro.
La comunità cattolica di Sydney si sta preparando per la cerimonia di ordinazione
di sei nuovi preti, che avverrà in concomitanza con la chiusura dell’Anno Sacerdotale,
venerdì 11 giugno nella cattedrale di Santa Maria, presieduta dal cardinale George
Pell. L’arcidiocesi conta, inoltre, 63 seminaristi, un notevole aumento se si pensa
che nel 2000 erano solo 17. Sei nuovi sacerdoti saranno ordinati anche a Melbourne,
che accoglie nei suoi istituti oltre 50 seminaristi provenienti dagli stati di Vittoria
e Tasmania. A Brisbane, invece, dove nel 2008 è stato costruito un nuovo seminario,
i seminaristi sono raddoppiati in due anni: da 16 ai 32 attuali. Lo stesso fenomeno
si nota nel seminario di Wagga Wagga (che ospita 20 studenti) e nei due esistenti
a Perth (in tutto 40 studenti). Le cifre lasciano ben sperare per il futuro della
Chiesa. “Vivendo nella società postmoderna, in cui vengono meno la fede, i valori,
i tradizionali punti di riferimento, molti giovani oggi vanno alla ricerca di qualcosa
di solido e di stabile che penso possano trovare nella fede cattolica”, commenta padre
Anthony Percy, rettore del seminario del Buon Pastore a Sydney. “Credo anche che l’iniziativa
della Giornata Mondiale della Gioventù, lanciata da Giovani Paolo II, e celebrata
in Australia nel 2008, abbia contribuito a fare breccia nel cuore dei giovani”, aggiunge.
(R.P.)