Albania: messaggio dei vescovi per la chiusura dell'Anno Sacerdotale
Un invito “a proseguire nel cammino di santità da tutti noi sicuramente intrapreso
o meglio perseguito” nell’Anno Sacerdotale. A rivolgerlo sono i vescovi albanesi che,
in occasione della chiusura dell’Anno “donato da Benedetto XVI”, hanno scritto un
“Messaggio ai sacerdoti in Albania”. Nel testo i vescovi esprimono ai sacerdoti, “ancora
una volta, la gratitudine per quello che siete e operate con noi, quali primi, preziosi
e indispensabili collaboratori del nostro ministero episcopale e principalmente nell’annuncio
del Vangelo”. La Chiesa in Albania, si legge nel documento che viene consegnato in
questi giorni a tutti i preti del Paese, “ha tanto bisogno di sacerdoti santi, evangelizzatori
instancabili, e di chiari testimoni del Cristo risorto ad imitazione anche dei nostri
cari vescovi e sacerdoti martiri”. Ed ancora: “Di fronte alle difficoltà che quotidianamente
incontrate nel vostro ministero sacerdotale, vi esortiamo a rimanere fedeli agli impegni
assunti nel giorno della nostra ordinazione, consapevoli che noi pastori siamo sostenuti
e accompagnati dallo stesso amore di Dio che è paziente e perseverante. Non è importante
vedere i risultati, ma continuare a ‘farsi tutto a tutti’. Siate pertanto zelanti
nel ministero, perseveranti nella preghiera, operosi nella carità”. “Uniti alle sofferenze
del Santo Padre – scrivono i vescovi albanesi – per il dolore che alcuni nostri fratelli
e figli nel sacerdozio gli stanno procurando e proprio in questo Anno Sacerdotale,
col non essere stati fedeli al loro celibato, vi esortiamo nel Signore a tenervi lontani
da ogni gesto o altro che possano essere offesa a Dio e causa di scandali difficilmente
riparabili. Il sacrificio dell’Eucaristia che celebriamo e le preghiere che innalziamo
richiedono sacerdoti casti e mani pure”. La Conferenza episcopale albanese sottolinea
poi il “bisogno”, che riguarda “un po’ tutti, vescovi, sacerdoti, fratelli laici”,
di “crescere nella comunione con rapporti più fraterni e profondi e di testimoniarla
anche con la fedeltà ai nostri incontri mensili e con quanto altro insieme possiamo
trovare adatto allo scopo”. Il messaggio si chiude con un consiglio: “In ogni situazione
in cui possiate venire a trovarvi, nella vita di ogni giorno, specie nei momenti più
difficili, ripensate con amore al giorno della vostra ordinazione; confidatevi col
vostro confessore o guida spirituale; sentiteci paternamente a voi vicini, fiduciosi
che, insieme, tutto potrà essere superato”.