2010-06-09 14:43:29

Albania: messaggio dei vescovi per la chiusura dell'Anno Sacerdotale


Un invito “a proseguire nel cammino di santità da tutti noi sicuramente intrapreso o meglio perseguito” nell’Anno Sacerdotale. A rivolgerlo sono i vescovi albanesi che, in occasione della chiusura dell’Anno “donato da Benedetto XVI”, hanno scritto un “Messaggio ai sacerdoti in Albania”. Nel testo i vescovi esprimono ai sacerdoti, “ancora una volta, la gratitudine per quello che siete e operate con noi, quali primi, preziosi e indispensabili collaboratori del nostro ministero episcopale e principalmente nell’annuncio del Vangelo”. La Chiesa in Albania, si legge nel documento che viene consegnato in questi giorni a tutti i preti del Paese, “ha tanto bisogno di sacerdoti santi, evangelizzatori instancabili, e di chiari testimoni del Cristo risorto ad imitazione anche dei nostri cari vescovi e sacerdoti martiri”. Ed ancora: “Di fronte alle difficoltà che quotidianamente incontrate nel vostro ministero sacerdotale, vi esortiamo a rimanere fedeli agli impegni assunti nel giorno della nostra ordinazione, consapevoli che noi pastori siamo sostenuti e accompagnati dallo stesso amore di Dio che è paziente e perseverante. Non è importante vedere i risultati, ma continuare a ‘farsi tutto a tutti’. Siate pertanto zelanti nel ministero, perseveranti nella preghiera, operosi nella carità”. “Uniti alle sofferenze del Santo Padre – scrivono i vescovi albanesi – per il dolore che alcuni nostri fratelli e figli nel sacerdozio gli stanno procurando e proprio in questo Anno Sacerdotale, col non essere stati fedeli al loro celibato, vi esortiamo nel Signore a tenervi lontani da ogni gesto o altro che possano essere offesa a Dio e causa di scandali difficilmente riparabili. Il sacrificio dell’Eucaristia che celebriamo e le preghiere che innalziamo richiedono sacerdoti casti e mani pure”. La Conferenza episcopale albanese sottolinea poi il “bisogno”, che riguarda “un po’ tutti, vescovi, sacerdoti, fratelli laici”, di “crescere nella comunione con rapporti più fraterni e profondi e di testimoniarla anche con la fedeltà ai nostri incontri mensili e con quanto altro insieme possiamo trovare adatto allo scopo”. Il messaggio si chiude con un consiglio: “In ogni situazione in cui possiate venire a trovarvi, nella vita di ogni giorno, specie nei momenti più difficili, ripensate con amore al giorno della vostra ordinazione; confidatevi col vostro confessore o guida spirituale; sentiteci paternamente a voi vicini, fiduciosi che, insieme, tutto potrà essere superato”.








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