Cile: a 4 mesi dal sisma, "Aiuto alla Chiesa che soffre" offre 39 nuove tende-cappella
A quasi quattro mesi dal terremoto che ha sconvolto il Cile il 27 febbraio scorso,
i servizi religiosi continuano spesso ad essere svolti in strada. In risposta alle
richieste urgenti di luoghi in cui poter praticare il culto, - riferisce l’agenzia
Zenit - l'associazione caritativa internazionale Aiuto alla Chiesa che Soffre (Acs)
fornirà altre 39 tende-cappella, ognuna a coprire un'area di 185 mq ed una capacità
di 100 posti a sedere, fatte con ferro e vinile impermeabile. Si aggiungono alle 15
promesse a febbraio, dopo il sisma di 8,8 gradi della scala Richter costato la vita,
secondo fonti ecclesiali, a quasi 500 persone. Christiane Raczynski, presidente di
Acs Cile, ha sottolineato che il progetto riguarderà le diocesi più colpite, come
quelle di Rancagua, Talca, Linares, Chillán, Concepción e Los Angeles. Messe, battesimi
e perfino funerali si svolgono ora in strada, visto che circa l'80% delle chiese nelle
zone devastate dal terremoto è inutilizzabile. La prima delle nuove cappelle, situata
sul sito dell'antica chiesa dell'Immacolata Concezione a Rancagua, è stata benedetta
ufficialmente dal vescovo Barnabas Silva, vicario generale di Rancagua, il 30 maggio.
Alla cerimonia erano presenti i membri dell'Ordine carmelitano, che hanno donato alla
chiesa un'immagine di Nostra Signora Vergine del Carmen, patrona del Cile. (R.G.)