Marea Nera: primi risultati delle operazioni di soccorso
Gli sforzi per contenere la marea Nera nel Golfo del Messico cominciano a dare dei
risultati. Il dispositivo collocato dalla British Petroleum sulla conduttura danneggiata
starebbe intercettando quasi un terzo della perdita. La Bp ha ammesso che la perdita
non sarà contenuta completamente prima di agosto, quando saranno pronti due pozzi
di alleggerimento. La chiazza di petrolio si estende per un raggio di 320 km e l’emergenza,
per ora, riguarda le coste di Louisiana, Mississippi, Alabama e Florida. Massimiliano
Menichetti ha raccolto il commento di Paola Del Negro dell’Istituto Nazionale
di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale di Trieste: