La Chiesa in Perù: lavoratori dell’oro senza sicurezza e mal pagati
L'Ufficio dei Diritti umani del vicariato apostolico di Puerto Maldonado in Perù riferisce
della continua presentazione di denunce da parte dei lavoratori più umili. Questi
sono stati attirati con l’inganno a lavorare nelle miniere d'oro e si trovano poi
in condizioni igienico-sanitarie spaventose, con salari bassi, senza le condizioni
minime di sicurezza e in balia di bande di truffatori che non pagano loro lo stipendio.
La notizia è arrivata all’agenzia Fides dall’Ufficio dei Diritti umani del Vicariato,
di cui suor Amparo Alvarez è la coordinatrice del gruppo religioso. La suora ha parlato
molto di questo problema anche nel programma "Dialogo Cittadino", trasmesso da Radio
Aurora di Puerto Maldonado. Secondo suor Amparo, le denunce riguardano anche numerosi
incidenti che lasciano i lavoratori in balia di se stessi, senza cure o farmaci, dal
momento che nella zona non esiste una copertura sanitaria e i datori di lavoro tendono
a trascurare completamente il problema. “Il lavoro che portiamo avanti con un gruppo
di volontari - ha detto la religiosa - esamina i casi di persone molto umili, alla
periferia di Puerto Maldonado, specialmente a Huepetuhe, legati soprattutto ai problemi
delle miniere”. Spesso sono giovani che denunciano il mancato pagamento dei loro stipendi
e l'abbandono in cui sono lasciati dopo gli incidenti che si verificano nelle aree
di estrazione dell'oro. L'Ufficio dei Diritti umani del vicariato apostolico di Puerto
Maldonado ha chiesto alle autorità di controllare queste attività e difendere i diritti
umani di centinaia di peruviani impegnati in questo tipo di lavoro, perché l’Ufficio
non dispone di un budget sufficiente per operare con maggiore efficacia a favore degli
interessati. (R.P.)