2010-06-06 15:27:15

Lettera degli universitari romani sul senso della domenica


«Per noi la domenica è il giorno dei giorni, il primo della settimana, un'esperienza di incontro con il desiderio tutto umano di infinito», perché è «il giorno del Signore». Nasce da questo incontro «la fiducia che è possibile costruire una comunità accademica a servizio della civiltà dell'amore». A scriverlo sono gli studenti impegnati nella pastorale universitaria di Roma in una lettera che sarà distribuita ai partecipanti al convegno ecclesiale diocesano «L'eucarestia domenicale e la testimonianza della carità», che si svolgerà dal 15 al 17 giugno, e, successivamente, negli atenei, nei collegi universitari e nelle parrocchie. Il documento, che intende rilanciare l'importanza della domenica, ha per titolo «Sine dominico non possumus. Non abbiamo cercato invano!» e comincia ripercorrendo brevemente la vita domenicale del giovane universitario. Per molti studenti — si afferma nella lettera — la domenica è un giorno come gli altri, forse ancora più faticoso; chiude un tempo pesante, in attesa di una settimana che si desidera più leggera. Per altri è il giorno del riposo dopo un weekend di svago. «Possibile — si chiedono gli universitari — che il tempo sia fatto soltanto di azioni ripetitive e spesso inappaganti e che la domenica ceda il passo alla stessa routine che riempie semplicemente di anni la nostra vita, piuttosto che donare vita ai nostri anni?». La domenica «non appiattisce il tempo che viviamo, ma al contrario lo trasforma nell'opportunità di toccare quel desiderio, senza fuggirlo, ma piuttosto assaporandolo». Centro del tempo è l'eucaristia domenicale «perché ci permette di incontrare un Dio che è vivo e che cammina con noi, che ci parla e che ci ascolta. È questo incontro — sottolineano gli studenti nel documento — la sorgente della nostra speranza. Con lui inizia una nuova settimana: la storia non è più un susseguirsi indefinito di eventi da vivere passivamente, perché c'è lui che ci rende protagonisti della nostra storia». Se la domenica è il giorno del Signore, dell'incontro con il Signore, allora — affermano gli studenti della pastorale universitaria — è anche il giorno dell'uomo, «di quell'uomo in ricerca e assetato di infinito a cui non basta vivere un tempo privo di senso». Nel volto di colui che è stato crocifisso, l'uomo può comprendere la sua grandezza e dignità. Per questo «la domenica è un dono da vivere insieme, è il dono di colui che ci offre la gioia e la speranza, è l'incontro con Gesù risorto. Questa è la nostra esperienza — concludono i giovani — non abbiamo cercato invano!». Sarà Benedetto xvi ad avviare i lavori del convegno ecclesiale diocesano, che si svolgerà nella basilica lateranense, per concludersi nelle parrocchie.(R.P.)








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