Il Papa consegna l'Instrumentum laboris: urgente risolvere le tensioni in Medio Oriente
per evitare un maggiore spargimento di sangue
Il Papa ha consegnato oggi l’Instrumentum laboris del Sinodo per il Medio Oriente
ricordando mons. Padovese. Quindi ha detto: “Prego che i lavori dell’Assemblea Speciale
aiutino a volgere l’attenzione della comunità internazionale sulla condizione di quei
cristiani in Medio Oriente, che soffrono a causa della loro fede, affinché si possano
trovare soluzioni giuste e durature ai conflitti che causano così tante sofferenze.
In merito a questa grave questione, ripeto il mio appello personale per uno sforzo
internazionale urgente e concertato al fine di risolvere le tensioni che continuano
nel Medio Oriente, specie in Terra Santa, prima che tali conflitti conducano a uno
spargimento maggiore di sangue”. Ecco il testo del discorso del Papa seguito dall’indirizzo
di saluto di mons. Eterovic, segretario generale del Sinodo:
Cari
fratelli e sorelle in Cristo,
ringrazio l’Arcivescovo
Eterović per le gentili parole, e rinnovo il mio augurio a voi tutti, qui giunti
in occasione dell’avvio della prossima Assemblea Speciale per il Medio Oriente del
Sinodo dei Vescovi. Ringrazio per tutto il lavoro che è già stato fatto in previsione
dell’Assemblea Sinodale, e vi prometto il sostegno della mia preghiera mentre entrate
nella fase finale della preparazione.
Prima
di iniziare, ritengo doveroso fare memoria del defunto Vescovo Luigi Padovese, che,
come Presidente della Conferenza Episcopale Turca, ha contribuito alla preparazione
dell’Instrumentum Laboris, che oggi vi consegno. La notizia della sua morte improvvisa
e tragica, avvenuta giovedì, ha sorpreso e colpito tutti noi. Affido la sua anima
alla misericordia di Dio onnipotente, ricordando quanto egli si impegnò, specialmente
come Vescovo, per la mutua comprensione in ambito interreligioso e culturale e per
il dialogo tra le Chiese. La sua morte è un lucido richiamo alla vocazione che tutti
i cristiani condividono ad essere, in ogni circostanza, testimoni coraggiosi di tutto
ciò che è buono, nobile e giusto.
Il motto scelto per l’Assemblea
ci parla di comunione e testimonianza, e ci ricorda come i membri della primitiva
comunità cristiana avevano “un cuore solo e un’anima sola” (cfr At 4,32). Al centro
dell’unità della Chiesa c’è l’Eucaristia, dono inestimabile di Cristo al suo popolo
e punto focale della celebrazione liturgica odierna in questa Solennità del Corpo
e Sangue del Signore. Pertanto, non è senza significato che la data scelta per la
consegna dell’Instrumentum laboris dell’Assemblea Speciale cada proprio oggi.
Il
Medio Oriente ha un posto speciale nel cuore di tutti i cristiani, dal momento che
fu proprio lì che Dio si è fatto conoscere ai nostri padri nella fede. Dal tempo in
cui Abramo uscì da Ur dei Caldei obbedendo alla chiamata del Signore, sino alla morte
e risurrezione di Gesù, l’opera salvifica di Dio fu compiuta mediante individui e
popoli nelle vostre patrie. Da allora, il messaggio del Vangelo si è diffuso in tutto
il mondo, ma i cristiani da ogni luogo continuano a guardare al Medio Oriente con
speciale riverenza, a causa dei profeti e dei patriarchi, degli apostoli e dei martiri,
ai quali dobbiamo così tanto, agli uomini e alle donne che hanno ascoltato la parola
di Dio, hanno dato testimonianza ad essa, e l’hanno consegnata a noi appartenenti
alla grande famiglia della Chiesa.
L’Assemblea Speciale
del Sinodo dei vescovi, convocata su vostra richiesta, tenterà di approfondire i legami
di comunione fra i membri delle vostre Chiese locali, come pure la comunione di queste
medesime Chiese tra di loro e con la Chiesa universale. Questa Assemblea desidera
inoltre incoraggiarvi nella testimonianza della vostra fede in Cristo, che voi rendete
nei Paesi dove questa fede è nata ed è cresciuta. E’ inoltre noto che alcuni fra voi
soffrono grandi prove dovute alla situazione attuale della regione. L’Assemblea Speciale
è un’occasione per i cristiani del resto del mondo di offrire un sostegno spirituale
e una solidarietà per i loro fratelli e sorelle del Medio Oriente. E’ un’occasione
per porre in risalto il valore importante della presenza e della testimonianza cristiane
nei Paesi della Bibbia, non solo per la comunità cristiana a livello mondiale, ma
ugualmente per i vostri vicini e concittadini. Voi contribuite in innumerevoli modi
al bene comune, per esempio attraverso l’educazione, la cura dei malati e l’assistenza
sociale, e voi operate per la costruzione della società. Voi desiderate vivere in
pace ed in armonia con i vostri vicini ebrei e mussulmani. Spesso agite con artigiani
della pace nel difficile processo di riconciliazione. Voi meritate la riconoscenza
per il ruolo inestimabile che rivestite. E’ mia ferma speranza che i vostri diritti
siano sempre più rispettati, compreso il diritto alla libertà di culto e la libertà
religiosa, e che non soffriate giammai di discriminazioni di alcun tipo.
Prego
che i lavori dell’Assemblea Speciale aiutino a volgere l’attenzione della comunità
internazionale sulla condizione di quei cristiani in Medio Oriente, che soffrono a
causa della loro fede, affinché si possano trovare soluzioni giuste e durature ai
conflitti che causano così tante sofferenze. In merito a questa grave questione, ripeto
il mio appello personale per uno sforzo internazionale urgente e concertato al fine
di risolvere le tensioni che continuano nel Medio Oriente, specie in Terra Santa,
prima che tali conflitti conducano a uno spargimento maggiore di sangue.
Con
tali pensieri, presento a voi il testo dell’Instrumentum laboris dell’Assemblea Speciale
per il Medio Oriente del Sinodo dei Vescovi. Dio benedica abbondantemente il vostro
lavoro! Dio benedica tutti i popoli del Medio Oriente!
SALUTO
DI MONS. ETEROVIC:
Beatissimo Padre,
La
celebrazione del grande mistero dell’Eucarestia nella solennità del Ss.mo Corpo e
Sangue di Cristo, rende attuale, in modo mirabile, il miracolo di unità e di comunione
ecclesiale compiuto dal Signore. Veramente “tutti mangiarono a sazietà e furono portati
via i pezzi loro avanzati” (Lc 9, 17). La significativa celebrazione liturgica getta
la sua luce sull’evento a cui Vostra Santità sta dando inizio. Al termine di questa
bellissima Eucaristia, Ella consegnerà, qui nel Palazzo dello Sport Eleftherìa di
Nicosia, l’Instrumentum laboris ai rappresentanti dell’episcopato cattolico nei Paesi
del Medio Oriente. Con questo gesto squisito Vostra Santità darà inizio idealmente
alla celebrazione dell’Assemblea Speciale per il Medio Oriente del Sinodo dei Vescovi
che avrà luogo a Roma dal 10 al 24 ottobre 2010 sul tema La Chiesa Cattolica nel Medio
Oriente: comunione e testimonianza. “La moltitudine di coloro che erano diventati
credenti aveva un cuor solo e un’anima sola” (At 4, 32).
Anche a nome dei
Patriarchi delle 6 venerate Chiese Orientali Cattoliche, del Patriarca di Gerusalemme
dei Latini, che è pure Presidente della Conferenza dei Vescovi latini nelle Regioni
Arabe (CELRA), a nome dei Presidenti delle Conferenze Episcopali della Turchia e dell’Iran,
come pure dei Capi dei 4 Dicasteri della Curia Romana, membri del Consiglio Presinodale
per il Medio Oriente della Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi, ringrazio vivamente
Vostra Santità per la convocazione dell’Assemblea sinodale e per l’attenzione con
la quale ha seguito la sua organizzazione. Con essa, tutti i Vescovi del Medio Oriente,
inclusi quelli della Diaspora, rifletteranno sulla attuale situazione ecclesiale e
sociale nelle rispettive Chiese sui iuris e pregheranno il Signore perché irrobustisca
la fede dei cattolici e, anzi, di tutti i cristiani, che da quasi 2.000 anni vivono
in queste terre santificate dalla vita, dalla morte e dalla resurrezione di Gesù Cristo.
Nel Medio Oriente vi sono situazioni difficili, che si possono paragonare alla dispersione
della gente in ricerca del cibo per sopravvivere “in una zona deserta” (Lc 9, 12).
Solo Gesù Cristo può compiere il miracolo radunandoli insieme ed offrendo loro nell’Eucaristia
il cibo per la vita eterna, che è in grado di trasformare la loro esistenza e di fare
di ognuno un suo intrepido testimone nella vita personale, familiare e sociale. Nell’Assemblea
sinodale, sotto l’illuminata guida di Vostra Santità, la Chiesa nel Medio Oriente,
che nell’unità cattolica è ricca di molteplici Tradizioni, implorerà da Dio Uno e
Trino la grazia di ridonare un nuovo dinamismo pastorale alle feconde Chiese particolari
del Medio Oriente affinché possano, illuminate dallo Spirito Santo, continuare la
loro provvidenziale missione. Esse sono chiamate a lodare Dio in lingue imparentate
con quella appresa e usata dal suo Figlio Unigenito, Gesù Cristo, ad annunciare la
Buona Notizia alle nuove generazioni, impegnarsi sempre di più nella evangelizzazione
e nella promozione umana. In tale campo, la Chiesa è aperta alla collaborazione con
tutti gli uomini di buon volontà, specialmente con gli appartenenti ad altre due religioni
monoteistiche, l’ebraismo e l’islam, che pure sono nate nel Medio Oriente.
Mentre
ringraziamo Vostra Santità per tutto quello che sta facendo in favore dei cristiani
del Medio Oriente, affidiamo l’esito dell’Assise sinodale alla preghiera di tutti
i fedeli della Chiesa e all’intercessione della Beata Vergine Maria e dei santi di
questa terra benedetta, fiduciosi che anche oggi si ripeterà la manifestazione della
gloria di Dio per mezzo della potente parola del Signore Gesù ai discepoli: “Voi stessi
date loro da mangiare” (Lc 9, 13). Il cibo che la Chiesa può offrire agli uomini di
buona volontà è la persona di Gesù Cristo, pane di vita eterna e creatore dei “nuovi
cieli e una terra nuova, nei quali abita la giustizia” (2 Pt 3, 13).