Ban preme su Israele per un’inchiesta internazionale sul blitz di Gaza
Secondo la stampa israeliana, il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon spinge per
l’inchiesta internazionale sul sanguinoso blitz messo in atto lo scorso lunedì contro
la flottiglia filo-palestinese diretta a Gaza. Intanto vengono rimpatriati gli attivisti
della nave irlandese che ieri ha tentato di raggiungere la Striscia di Gaza così come
quella di lunedì scorso. Ma in questo caso non ci sono stati incidenti. Il servizio
di Fausta Speranza:00:01:15:24
Il segretario generale
dell'Onu Ban Ki-moon avrebbe inviato alle autorità israeliane una proposta dettagliata
per l'istituzione di una commissione di inchiesta internazionale che faccia luce sul
sanguinoso blitz di lunedì scorso. È quanto scrive, nell’edizione online, il quotidiano
israeliano Haaretz. E ci sono poi gli attivisti dell’altra nave, la Rachel Corrie,
che ha tentato ieri di violare il blocco su Gaza. Oltre agli otto membri dell'equipaggio,
c'erano cinque attivisti irlandesi e sei malesi. Alcuni sono stati trasferiti sotto
scorta all'aeroporto di Tel Aviv in vista dell’espulsione, altri sono giunti in Cisgiordania.
Ieri erano stati dirottati nel porto israeliano di Ashdod, poi trasferiti in un centro
dei servizi di immigrazione non lontano da Tel Aviv. Anche loro portavano aiuti per
la popolazione di Gaza, che Israele ha messo sotto embargo dopo la presa di potere
nell’enclave palestinese degli integralisti di Hamas. Mentre si discute sul blocco
e diverse voci autorevoli si levano contro, la Gran Bretagna annuncia oggi che stanzierà
23 milioni di euro in aiuti per le popolazioni della Striscia di Gaza ed è tornata
a chiedere che Israele tolga l'isolamento. Inoltre, il Dipartimento di Stato Usa assicura
che Italia, Francia e Stati Uniti si sono impegnati a versare 655 milioni di dollari
per aiutare lo sviluppo economico del settore privato palestinese.