Il commento di padre Bruno Secondin al Vangelo della Domenica
Nella Solennità del Corpus Domini la liturgia ci presenta il passo evangelico della
moltiplicazione dei pani. Gesù, di fronte alla folla senza cibo, dice ai discepoli:
«Voi
stessi date loro da mangiare».
Su questo brano evangelico ascoltiamo
il commento del padre carmelitano Bruno Secondin, professore di Teologia spirituale
alla Pontificia Università Gregoriana:
Il
contesto della festa del Corpus Domini orienta la comprensione del miracolo della
moltiplicazione dei pani in senso direttamente eucaristico: dando risalto ad alcuni
elementi come: gli occhi al cielo, la benedizione, lo spezzare il pane, la sazietà
di tutti, la custodia attenta di quanto è in più. Non è una forzatura del senso, ma
una prospettiva che lo stesso evangelista certo aveva in mente quando scriveva.
Ma
ci sono anche altre prospettive in gioco: il contrasto tra una mentalità mercantile
- disperdersi a comprare per conto proprio quanto necessario - e la prospettiva della
solidarietà: mettere in gioco le risorse, anche se minime, e soprattutto mettersi
in gioco direttamente. “Voi stessi date loro da mangiare”, dice Gesù, e tutto cambia.
Il
miracolo avviene nel contesto dell’invio dei discepoli in missione: chi dona la Parola
deve saper donare anche il pane, accorgersi della fame degli altri, e con senso di
solidarietà prendere parte alle soluzioni possibili, mettendosi in gioco direttamente.
La logica del profitto e del mercato, chiude il cuore e acceca gli occhi; la fantasia
della carità è in grado di contagiare e fare miracoli. Quante volte è successo proprio
così! Il cuore compassionevole fa esplodere la generosità e la solidarietà.