“Una nuova Pentecoste per l’Africa” per mettere in pratica le raccomandazioni finali
del Sinodo
Tradurre in pratica le raccomandazioni della Seconda Assemblea Speciale per l’Africa
del Sinodo dei Vescovi. È lo scopo dell’incontro che si è tenuto a Mumemo, nei pressi
di Maputo, capitale del Mozambico, dal 23 al 26 maggio.
Secondo un
comunicato inviato all’Agenzia Fides, all’incontro hanno partecipato 134 delegati
in rappresentanza di Caritas Africa e del Dipartimento “Giustizia e Pace” del Simposio
delle Conferenze Episcopali di Africa e Madagascar (SECAM/SCEAM), di altre organizzazioni
della Chiesa cattolica in Africa, di Caritas Internationalis e dei suoi membri (Caritas
Norvegia, Caritas Spagna, Caritas Germania, Secours Catholique Caritas Francia, Caritas
Australia, Catholic Relief Services, CAFOD), della CIDSE (Cooperazione Internazionale
per lo Sviluppo e la Solidarietà, organismo formato da 16 agenzie di sviluppo cattoliche),
da Misereor e da Missio.
All’incontro hanno partecipato il Cardinale Peter
Turkson, Presidente del Pontificio Consiglio “Giustizia e Pace”, il Cardinale Polycarpe
Pengo, Arcivescovo di Dar-es-Salaam (Tanzania), Presidente del SECAM/SCEAM, e Mons.
Cyprian Kizito Lwanga, Arcivescovo di Kampala (Uganda), Presidente di Caritas Africa.
Al
termine dell’incontro è stata approvata la “Dichiarazione di Mumemo: una nuova Pentecoste
per l’Africa”.
“L'Africa è un continente con grandi opportunità: concretizzare
tali opportunità per la popolazione del continente fa parte della missione della Chiesa
famiglia di Dio. Ed è particolarmente rilevante in un momento in cui diversi Paesi
africani stanno celebrando i 50 anni di indipendenza, che la Chiesa celebri la Pentecoste
per una nuova Africa” afferma il comunicato.
Tra le raccomandazioni emerse
vi sono: la creazione di Commissioni “Giustizia e Pace” dove queste non esistono;
l’elaborazione entro 6 mesi di un piano strategico da parte di Caritas Africa e della
Commissione “Giustizia e Pace” del SECAM/SCEAM per promuovere “tematiche strategiche
e critiche, quali il buon governo, la costruzione della pace, le industrie estrattive
e i cambiamenti climatici”; la creazione da parte del SECAM/SCEAM di un gruppo di
lavoro “sulle preposizione del Sinodo che concernono specificamente le donne”; lo
sviluppo di un piano da parte del SECAM/SCEAM per migliorare la condivisione delle
informazioni tra le regioni e attraverso il continente.