2010-06-04 15:10:41

Bangladesh: 109 vittime per un grande incendio a Dacca


Sciagura in Bangladesh. Almeno 109 persone sono morte in un gigantesco incendio scoppiato nel centro della capitale Dacca. Le fiamme, provocate probabilmente da un corto circuito, hanno colpito otto edifici e una ventina di negozi. Centinaia i feriti, alcuni in gravi condizioni, con gli ospedali che hanno faticato a curarli. Sul posto sono intervenute anche squadre di soccorso delle Forze armate.

 

Cina

Ventuno anni fa a Pechino si verificava la strage di Piazza Tiananmen, costata la vita a centinaia di studenti uccisi dall’esercito cinese durante manifestazioni per la democrazia. Secondo alcune fonti, il bilancio oscilla tra le 400 e le 3mila vittime. In occasione dell’anniversario, le organizzazioni per i diritti umani hanno lanciato un appello al governo cinese per aprire un’inchiesta sulla repressione. Il servizio di Stefano Vecchia:RealAudioMP3  

 

Una giornata quasi normale a Pechino, quella di oggi, 21.mo anniversario della repressione di piazza Tiananmen. Poche uniformi sulla piazza e pochi segnali di dissenso come la minuscola protesta di alcuni artisti, lunedì scorso su una piazza, che si perdono nello stretto controllo delle forze di sicurezza, ma anche nella crescita tumultuosa del Paese e nel suo sostanziale disimpegno. Il quotidiano di Canton, che ha pubblicato pochi giorni fa una vignetta che ricordava la storica foto dello studente che sfidava i carri armati, è stato tolto rapidamente dalla circolazione. Ieri, ancora una volta, il governo cinese ha indicato di non volere in alcun modo rivedere la propria posizione sui fatti del maggio-giugno 1989. In un incontro con la stampa, la portavoce del Ministero degli esteri, Jiang Yu, ha ribadito che non ci sono elementi per cambiare la versione ufficiale, ovvero quella di una rivolta provocata da un gruppo di studenti che ha costretto a un intervento duro ma necessario delle autorità. Sola voce di una certa consistenza, discordante con la versione ufficiale dei fatti e delle conseguenze della repressione che secondo le stime fece almeno tremila morti, è quella delle madri di Piazza Tiananmen che non hanno mai smesso di chiedere giustizia per la morte dei loro figli. Anche in questi giorni si sono fatti avanti 128 familiari di quanti hanno perso la vita a Pechino per chiedere che sia pubblicata la lista completa delle vittime e che siano identificati e puniti i responsabili del massacro. 

 

Giappone

Naoto Kan è il nuovo primo ministro giapponese. Il parlamento lo ha eletto oggi, subito dopo la sua designazione alla guida del Partito democratico. Prende il posto di Hatoyama che si è dimesso ieri, dopo neanche nove mesi al potere, a causa delle polemiche scaturite in seguito alla decisione di mantenere la base militare americana di Okinawa. La nuova squadra di governo sarà presentata martedì prossimo. Il neo premier ha spiegato di voler valutare meglio l’assegnazione dei ministeri chiave.

 

Marea Nera

Il presidente statunitense, Barack Obama, è nuovamente in Louisiana per seguire da vicino le operazioni di contenimento della marea nera. Annullati i suoi viaggi in Indonesia e Australia, previsti per la metà del mese, il capo della Casa Bianca si è detto “furioso” per la situazione. Il governo statunitense ha annunciato che il colosso petrolifero BP dovrà pagare 69 milioni di dollari per i danni. In mare, intanto, prosegue l'ennesimo tentativo di sigillare il pozzo, che stavolta sembrerebbe funzionare.

 

Iran

Prova di forza del regime in Iran, in occasione del 21.mo anniversario della morte dell’ayatollah Khomeini. La folla, riunita in un mausoleo a sud di Teheran, ha impedito l’accesso alla struttura al leader dell’opposizione, Karrubi. Fischi invece all’indirizzo del nipote dell’ayatollah, Hassan Khomeini, che in questi mesi ha mostrato simpatia nei confronti dei riformisti. L’opposizione, intanto, ha chiesto alle autorità il permesso di tornare in piazza il 12 giugno, ad un anno dalle contestate elezioni del 2009. Sul fronte internazionale, infine, la Casa Bianca si è detta convinta che la prossima settimana il Consiglio di Sicurezza dell’Onu sarà in grado approvare nuove sanzioni contro il programma nucleare iraniano.

 

Afghanistan, termina la jirga

In Afghanistan, giornata conclusiva della jirga, l’assemblea consultiva di pace del Paese che ha riunito in questi giorni 1600 delegati. Si lavora per la stesura del documento finale, che contiene proposte per avviare il dialogo con l’opposizione armata e che sarà consegnato al presidente Karzai in arrivo alla plenaria.

 

Grecia

Il premier greco, Papandreou, ha avvertito che se la classe politica non riuscirà a ridare al popolo fiducia nel diritto e nella giustizia, si rischia una rivolta contro il sistema. Davanti al parlamento, il primo ministro ha invitato l’opposizione a collaborare con l’esecutivo.

 

G20

Al via oggi i lavori del G20 finanza a Busan, in Corea del Sud. Al centro dell’appuntamento la situazione greca, che rischia di rallentare la ripresa, e la raccomandazione di monitorare i deficit di bilancio degli Stati. Obiettivo della riunione, la definizione delle nuove regole della finanza in vista del vertice di fine mese in Canada.

 

Corea del Nord - Birmania

Gli Stati Uniti hanno espresso preoccupazione per i “crescenti” legami militari fra la Birmania e la Corea del Nord. Per questo, ha assicurato il portavoce del Pentagono durante un vertice sulla sicurezza in Asia, Washington farà di tutto per assicurare che l’embargo dell’Onu sulle esportazioni di armi a Pyongyang venga rispettato. Media americani, attraverso rivelazioni di un ufficiale birmano dissidente, hanno avanzato il sospetto che la giunta militare al potere a Rangoon stia lavorando per dotarsi di armi atomiche proprio grazie all’aiuto della Corea del Nord.

 

Italia, magistratura

La magistratura italiana ha annunciato lo sciopero contro la manovra del governo, che secondo i magistrati contiene tagli “ingiusti” ai loro stipendi e “misure punitive” per tutto il settore pubblico. Il premier Berlusconi ha ribadito la sua lealtà al ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, mentre il leder del Pd, Pierluigi Bersani, ha chiesto all’esecutivo di ammettere gli errori.

 

Italia, L’Aquila

Omicidio colposo per mancato allarme in occasione del terremoto a L’Aquila dell’aprile 2009: questa l’ipotesi di reato per sette dirigenti della Commissione Grandi rischi della Protezione civile, avanzata dalla procura del capoluogo abruzzese in merito al grave sisma dello scorso anno. I destinatari del provvedimento avrebbero sottovalutato la situazione durante l’ultima riunione che si è svolta qualche giorno prima della scossa fatale.

 

Kazakhstan

Il presidente del Kazakhstan, Nazarbaiev, ha rifiutato di firmare la bozza di legge approvata il mese scorso dal parlamento, che gli avrebbe garantito una serie di privilegi come l’immunità penale e la possibilità di intervenire sulla vita del Paese anche una volta in pensione. In diretta televisiva, il presidente ha ringraziato i cittadini per la fiducia accordatagli e ha spiegato che il leader della nazione non può essere assegnato solo sulla base di atti legislativi. Il parlamento kazako ha convocato oggi una seduta d’emergenza per decidere sul da farsi. (Panoramica internazionale a cura di Eugenio Bonanata) 

 

Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LIV no. 155 

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