America centrale: si aggrava il bilancio della tempesta Agata
Morti, feriti e molta gente senza tetto, case distrutte, strade coperte di fango,
comunità isolate: non si è ancora potuto fare un conteggio esatto dei danni che ha
lasciato la tempesta tropicale Agata, che ha colpito l'America centrale la scorsa
settimana. Finora, secondo i dati ufficiali, 152 persone sono morte e 93 sono disperse.
Il Guatemala è il Paese che ha sofferto di più il passaggio della tempesta e la situazione
è molto critica. Anche Benedetto XVI ha esortato la comunità internazionale ad inviare
aiuti al Guatemala. Nel rapporto pubblicato il 31 maggio dal Presidente guatemalteco,
Alvaro Colom, si legge che più di 155.000 persone erano state evacuate. La distruzione
è stata maggiore - riferisce l'agenzia Fides - a causa di un'eruzione vulcanica avvenuta
nei giorni precedenti. Il vulcano Pacaya, che si trova a 50 chilometri a sud di Città
del Guatemala, ha infatti coperto di cenere la città e ha obbligato alla chiusura
forzata dell'aeroporto internazionale La Aurora, cosa che impedito in parte l'azione
di soccorso. La Chiesa cattolica, per mezzo della Caritas diocesane del Guatemala
e delle diverse diocesi, si è attivata per aiutare i più poveri che hanno perso anche
quel poco che potevano avere. Mons. Victor Hugo Palma, vescovo di Escuintla, ha emesso
un comunicato pubblicato dalla Conferenza episcopale del Guatemala dove chiede a tutta
la popolazione di affrontare questi momenti difficili con fede e con carità fraterna:
“Nessuno in Guatemala è esente degli effetti di queste calamità, quindi dobbiamo essere
noi stessi a offrire quel poco o molto che abbiamo a coloro che hanno perso tutto…”
si legge nella lettera inviata all’agenzia Fides dalla diocesi di Escuintla. Anche
se il Guatemala è stato il Paese centroamericano più colpito da queste calamità naturali,
non è l'unico. In El Salvador, per esempio, la stampa parla di 10.000 persone costrette
a lasciare le loro case per la tempesta, circa il 95% delle strade in El Salvador
sono state danneggiate e almeno 10 persone sono morte. In Honduras la situazione non
è molto diversa. Secondo un comunicato diffuso dalla Commissione permanente di contingenze
(Copeco), 17 persone sono morte a causa delle piogge, una persona è scomparsa e 4
sono i feriti. Inoltre 3.227 persone hanno dovuto lasciare le loro case e 3.168 sono
i rifugiati in campi di soccorso. (R.P.)