Mons. Lebeaupin: serve maggiore impegno nella difesa dei diritti umani
La Santa Sede chiede a tutti gli Stati di rifiutare la logica della violenza nelle
relazioni internazionali: è quanto affermato dall’arcivescovo Alain Paul Lebeaupin
a Kampala, in occasione del dibattito generale della Conferenza di revisione dello
Statuto di Roma sull’istituzione della Corte penale internazionale. Il nunzio apostolico
in Kenya e capo delegazione della Santa Sede a Kampala ha ribadito che la pace autentica
va costruita sui quattro pilastri della verità, della giustizia, dell'amore e della
libertà. Il presule ha auspicato inoltre l’adozione di un emendamento che stabilisca
il “crimine di aggressione” e attribuisca alla Corte penale la giurisdizione su questo
crimine. La Santa Sede, ha detto mons. Lebeaupin, chiede che la “legge della forza”
sia sostituita dalla “forza della legge” ed ha rimarcato che i diritti umani non sono
limitati dai confini nazionali, ma sono innati in ogni persona. Del resto, il diplomatico
vaticano ha ribadito che la giustizia non può essere limitata all’ambito della legalità
giuridica, ma necessita di un impegno in vista di un ordine sociale più giusto. Mons.
Lebeaupin ha inoltre richiamato l’importanza dell’educazione alla pace e alla giustizia.
Infine, ha auspicato che la Conferenza sullo Statuto di Roma possa favorire la promozione
della giustizia internazionale e un miglior riconoscimento dei diritti dell’uomo.