Festa del Corpus Domini in Vaticano. Messa del Papa a San Giovanni in Laterano e processione
a Santa Maria Maggiore
In Vaticano ricorre oggi la Solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo, che
in Italia e in altri Paesi sarà celebrata domenica prossima. Alle ore 19 di stasera,
Benedetto XVI sarà in San Giovanni in Laterano per celebrare la Santa Messa sul sagrato
della Basilica. Al termine, guiderà come da tradizione la Processione eucaristica
lungo via Merulana, fino alla Basilica di Santa Maria Maggiore. La Radio Vaticana
trasmetterà la cronaca dell'evento a partire dalle 18.50. In questo servizio, Alessandro
De Carolis ripropone alcune riflessioni del Papa, incentrate sulla spiritualità
del Corpus Domini:
Tra
i mille feticci – naturali, culturali, ideologici, mediatici – che uomini e donne
di ogni epoca hanno via via eletto a numi tutelari delle loro esistenze, depositari
di speranze e ambizioni, simboli cui prosternarsi e non di rado sacrificare la vita,
la storia della fede si è snodata portando generazioni di cristiani a inginocchiarsi
davanti a un unico segno, di disarmante semplicità: un pane spezzato e condiviso.
Santi noti e sconosciuti sono i capifila di queste generazioni che hanno tratto e
traggono, dal contatto quotidiano con quel segno, sapienza, coraggio, ispirazione,
fedeltà. Perché è questo che dal Cenacolo in qua porta in dote l’Eucaristia a chi
ha scelto di lasciarsi attrarre, tra mille offerte di verità, dalla verità di un Dio
fattosi carne e pane:
"Adorare il Dio di
Gesù Cristo, fattosi pane spezzato per amore, è il rimedio più valido e radicale contro
le idolatrie di ieri e di oggi. Inginocchiarsi davanti all’Eucaristia è professione
di libertà: chi si inchina a Gesù non può e non deve prostrarsi davanti a nessun potere
terreno, per quanto forte. Noi cristiani ci inginocchiamo solo davanti al Santissimo
Sacramento, perché in esso sappiamo e crediamo essere presente l’unico vero Dio, che
ha creato il mondo e lo ha tanto amato da dare il suo Figlio unigenito". (2008)
Un
amore totalmente gratuito, ogni giorno vicino e raggiungibile, frantumato in milioni
di parti per arrivare a tutti. E’ questa l’inarrivabile novità del Dio Eucaristia
rispetto agli idoli umani, che pretendono adorazione da chi li osanna, spesso dimenticando
di fare il loro bene. Al contrario, ripete il Papa: “Dio ci ha creati liberi, ma non
ci ha lasciati soli”. Per amore dell’uomo ha chiesto al Figlio di farsi luce, strada,
cibo:
“Come la manna per il popolo
d’Israele, così per ogni generazione cristiana l’Eucaristia è l’indispensabile nutrimento
che la sostiene mentre attraversa il deserto di questo mondo, inaridito da sistemi
ideologici ed economici che non promuovono la vita, ma piuttosto la mortificano; un
mondo dove domina la logica del potere e dell’avere piuttosto che quella del servizio
e dell’amore; un mondo dove non di rado trionfa la cultura della violenza e della
morte”. (2007)
Chi vive di Eucaristia
impara a farsi cibo per gli altri. Nonostante i limiti umani, osserva Benedetto XVI,
“la vocazione di ciascuno di noi è quella di essere, insieme a Gesù, pane spezzato
per la vita del mondo”:
“La festa del Corpus
Domini vuole rendere percepibile, nonostante la durezza del nostro udito interiore,
questo bussare del Signore. Gesù bussa alla porta del nostro cuore e ci chiede di
entrare non soltanto per lo spazio di un giorno, ma per sempre”. (2007)
Oggi,
il Corpus Domini, il Corpo del Signore, lascia i tabernacoli ed esce tra le case,
in mezzo alla gente, per mostrare il suo segno tra i mille segni che le popolano.
“Il Santissimo Sacramento che questa sera è portato processionalmente attraverso le
nostre strade ispiri fede e stupore per la salvezza e la vita che dona al mondo”,
dirà tra qualche ora il Papa nella preghiera introduttiva della Messa in San Giovanni
in Laterano. E in un’altra riflessione di qualche anno fa osservava:
“Nella
processione noi seguiamo questo segno e così seguiamo Lui stesso. E lo preghiamo:
‘Guidaci sulle strade di questa nostra storia!... Guarda l’umanità che soffre, che
vaga insicura tra tanti interrogativi; guarda la fame fisica e psichica che la tormenta!
Dà agli uomini pane per il corpo e per l’anima! Dà loro lavoro! Dà loro luce! Dà loro
te stesso!... Unisci la tua Chiesa, unisci l’umanità lacerata!”. (2006)